Natale con clima mite Santo Stefano con il gelo

Aprono diverse nuove piste di sci, dalla Bellunese sulla Marmolada (oggi) al collegamento tra le piste di Alleghe e quelle della valle di Zoldo (sabato)

BELLUNO. Una dietro l’altra riaprono le più importante e amate piste di sci. Oggi apre la funivia della Marmolada con la pista Bellunese, una delle più lunghe e belle del mondo (12 km) che parte dai 3.256 metri di Punta Rocca e scende fino ai 1.450 metri di Malga Ciapèla attraversando il ghiacciaio della Marmolada.

«Un risultato - dicono dal Consorzio Dolomiti Stars - reso possibile dagli enormi sforzi fatti dagli impiantisti della Marmolada che in questi ultimi giorni hanno trasportato via camion la neve in pista dal Passo Giau». Inoltre, il servizio di skibus Alleghe-Malga Ciapèla sarà esteso alla partenza della seggiovia del Padon per sopperire alla momentanea chiusura degli skilift Arei 1 e 2. Nella ski area Civetta, il 28 dicembre aprirà il collegamento tra Alleghe e Val di Zoldo con le piste Roa Bianca e Le Coste.

Aprono altre piste anche nel comprensorio cortinese, in attesa che finalmente arrivi il freddo, più volte annunciato, che consenta di fare neve anche a quote più basse. Ma fino alla mattina di domani, giorno di Natale, il clima sulle Dolomiti sarà decisamente mite. Tanto per fare un esempio, nella notte tra lunedì e ieri, le temperature ad Arabba hanno oscillato tra i 4 e gli 8 gradi sopra lo zero. Ad Agordo, per fare un altro esempio, le minime della notte sono state di un paio di gradi sotto lo zero, effetto dell’inversione termica. Caldo anche a Cortina dove le minime della notte sono state tra i 4 e i 6 gradi sopra lo zero. Tra le località in quota solo Santo Stefano di Cadore ha registrato una minima di 4-5 gradi sotto lo zero.

Una situazione decisamente anomala per questo periodo che impedisce la formazione della neve artificiale.

Ma le cose sono destinate a cambiare.

Oggi il tempo resta stabile, con il sole schermato dalle nuvole, con un clima ancora mite in quota, e inversione termica nelle valli. Resta ancora l’insidia della nebbia nel fondovalle bellunese.

Il giorno di Natale porta il freddo come regalo agli imprenditori del turismo invernale. Le temperature sono previste in progressivo calo, soprattutto in quota. E questo per l’arrivo di un fronte freddo, che oltre al calo delle temperature potrebbe portare anche a qualche precipitazione nevosa, debole e sparsa, oltre i 1100 metri. Ma saranno fenomeni di breve durata, che potranno scendere dal nord della provincia fino alla Prealpi: pochi centimetri di neve, nulla di più.

Venerdì, giorno di Santo Stefano, il freddo si farà davvero sentire. L’arrivo dell’aria fredda sarà responsabile di un calo di otto - dieci gradi nelle temperature nelle vallate, in 36 ore. Ma ben più forte sarà il calo in quota: anche di 16-18 gradi di meno in alta quota. Non mancherà il vento, le cui raffiche si faranno sentire. Sabato tempo buono ma molto freddo, le temperature sono previste ancora in calo. Se l’Arpav veneto non va oltre sabato nelle sue previsioni, in altri siti si parla di nevicate in bassa quota per domenica.

Per tradizione il 26 dicembre è il giorno in cui arrivano i turisti nelle stazioni sciistiche delle Dolomiti. L’anno scorso da quel giorno cominciò uno dei periodi più difficili vissuti lo scorso inverno dalla provincia di Belluno: neve ovunque, alberi caduti, black out e vera emergenza in tutte le Dolomiti. Quest’anno non ci sarà la neve, ma il freddo si farà sicuramente sentire.

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