Multa per la bombola caricata con il Gpl

VAS. Un'operazione prima di tutto pericolosa nonché fuori legge. Per questo il personale del nucleo mobile della tenenza della guardia di finanza di Feltre ha fatto una multa di cinquemila euro a un benzinaio di Vas colto a caricare una bombola di gas per uso domestico dalla colonnina del Gpl per autotrazione.
Un'operazione non occasionale, che già in passato aveva destato i sospetti degli uomini delle fiamme gialle feltrine, che hanno deciso di attuare un controllo mirato. In pratica hanno colto il benzinaio in flagranza di reato. Il cliente si era attrezzato bene, creando un collegamento con un tubo flessibile occultato dal paraurti così da non essere notato all'esterno. L'auto arriva al distributore situato a Vas a bordo della sua Fiat Panda 4x4 e una volta alzato il portellone posteriore, parte il rifornimento. La bombola di gas, adagiata sul bagagliaio, viene collegata alla pompa del Gpl mediante il tubo nascosto ed è a questo punto che i finanzieri intervengono scoprendo il pericoloso trucco.
È lo stesso cliente ad ammettere che quella è un'operazione già eseguita varie volte. D'altra parte la convenienza economica è lampante: riempire una bombola per uso domestico al distributore anziché da un rivenditore autorizzato, costa la metà. Forse la crisi ha aguzzato l'ingegno, ma non la cautela. La bombola che si usa in casa, a differenza degli impianti Gpl installati sulle macchine, non ha nessuna valvola per controllare la pressione, dunque il carico avveniva a sensazione del gestore dell'impianto, senza poter verificare l'effettiva pressione all'interno della bombola e dunque con il pericolo di deflagrazione. In più l'operazione è vietata dalla legge.
La pattuglia ha immediatamente stoppato il rifornimento e fatto staccare il collegamento tra la bombola e la colonnina reso possibile da un raccordo metallico. Per questo ha elevato una sanzione di cinquemila euro per avere contravvenuto all'articolo 18, comma 5 del Decreto legislativo 22 febbraio 2006, numero 128. Contestualmente la tenenza di Feltre della finanza ha avviato un controllo di natura fiscale tutt'ora in corso. La sanzione vuole essere un monito ai gestori degli impianti affinché non svolgano operazioni che possono mettere a rischio la sicurezza del distributore. Tocca a loro evitare che le persone, seppure in difficoltà economica cerchino di risparmiare a costo della sicurezza. Quanto al gestore dell’impianto, se dovesse essere nuovamente beccato a riempire bombole, vedrà la sanzione raddoppiata con una chiusura temporanea del distributore.
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