Monte Avena ferito ma Sovramonte, Pedavena e Fonzaso preparano il rilancio

Rimossi e venduti quasi tutti i 20 mila metri cubi di legname distrutti dalla tempesta. Ora si pensa a ripristinare la strada

MONTE AVENA.

È una ferita profonda quella che segna il Monte Avena. La tempesta Vaia ha spazzato via circa ventimila metri cubi di bosco. Tantissimi gli alberi abbattuti tanto da cambiare i profili della montagna. Il territorio colpito, suddiviso tra Pedavena, Sovramonte e Fonzaso, ha trovato un’alleanza tra le tre amministrazioni comunali che si sono mosse insieme per reperire finanziamenti, fare progetti e seguire passo passo i vari interventi.

Una convenzione che si è mostrata strumento prezioso per gestire l’imponente lavoro di risistemazione del bosco. L’attività più importante, ovvero la rimozione degli schianti, è quasi conclusa. Ci ha pensato la ditta altoatesina Valdaora che ha recuperato tutto il legno in buone condizioni per spedirlo in parte in Austria e in parte in Cina.

I tre Comuni hanno contrattato la vendita del legname in blocco al prezzo di 18,50 euro a metro cubo per un ricavo di circa 350 mila euro che verrà poi suddiviso in base ai danni riportati da ciascuno dei tre comuni. In testa c’è Pedavena, segue Sovramonte e infine Fonzaso. Ormai la gran parte del legname ha lasciato la montagna, ma nei pressi di Malga Campon e del piazzale usato come parcheggio sono presenti fosse un promemoria per gli amministratori per ricordare loro che c’è molto da fare.

STRADA PROBLEMA NUMERO UNO

In cima alla lista c’è la strada di accesso che non se la passava bene nemmeno prima della tempesta, ma che adesso, solcata da decine e decine di bilici che hanno fatto avanti e indietro per portare via il legname si presenta in condizioni pessime. Per ripresentarsi ai feltrini e ai turisti che frequentano il Monte Avena servirà un intervento impostante per rendere la strada praticabile senza il rischio che l’automobilista di turno ci rimetta le sospensioni. Pedavena, Sovramonte e Fonzaso hanno deciso di proseguire a muoversi compatti anche su questo fronte, approntando un progetto unico che punta a ottenere contributi legati ai danni della tempesta, e che interesserà il tratto che da Casere dei Boschi sale in vetta.

I PASCOLI

L’uso dei macchinari necessari alla rimozione degli schianti ha danneggiato anche i pascoli. Un prezzo che è stato necessario pagare, ma che ora vede le tre amministrazioni determinate a risolvere il problema. Un altro progetto, infatti è destinato proprio al loro ripristino dei pascoli e all’eliminazione delle ceppaie, compresa la zona di Malga Campet.

MALGA CAMPON

L’obiettivo è farsi trovare pronti per l’estate 2021. Dopo le traversie legate ai lavori di ristrutturazione e ampliamento di Malga Campon nonché del bando per la gestione, il Comune di Fonzaso sta per pubblicare il nuovo bando di gara con il quale vuole dare un futuro alla principale malga del Monte Avena. La ditta incaricata dei lavori ha praticamente terminato il cantiere. Restano ancora alcuni interventi legati a delle rifiniture per i quali il Comune di Fonzaso ha già stanziato i fondi necessari. Si tratta di impiantistica e arredamento. Se non sarà possibile chiudere tutto entro l’inverno è già pronta la data di aprile, considerata sufficiente per completare tutto in tempo per l’apertura estiva.

RILANCIO TURISTICO

Trekking, ciaspolade, parapendio e chi ne ha più ne metta. Il Momte Avena è sinonimo di natura, ma anche di sport. Ed è per questo che i tre Comuni vogliono portare avanti una promozione dei luoghi simbolo, come l’area decollo per il volo libero. Qui c’è una collaborazione con il Para & Delta Club Feltre per un progetto che renda la zona più funzionale per i piloti e accogliente per gli accompagnatori. L’ostacolo è la destinazione d’uso: attualmente è pascolo, ma c’è la volontà di modificarla per renderla funzionale ai decolli. —

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