Mobilità: oggi scioperano autobus, treni, corrieri
BELLUNO. Giornata super calda oggi in provincia. Oltre alle temperature che iniziano a schizzare oltre i 30 gradi, oggi sarà anche una giornata di passione per chi utilizza i mezzi pubblici, ma anche per chi attende pacchi o merce. Per oggi, infatti, è indetto uno sciopero di tutti coloro che lavorano su strade e ferrovia.
A proclamare la protesta nazionale sono unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti. In provincia ad essere interessati da questa mobilitazione sono duemila lavoratori del comparto. Chi guida gli autobus, chi manovra i treni, che si occupa di far recapitare i pacchi e chi invece gestisce magazzini e logistica. «Tutto il comparto della mobilità si fermerà oggi ad orari diversi e concordati e non sono esclusi i disagi per chi usa i mezzi pubblici», precisa Alessandra Fontana, segretaria della Filt Cgil di Belluno.
Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale e quello extraurbano svolto da Dolomitibus, lo sciopero si svolgerà dalle 19,26 fino alle 21. Nel trasporto ferroviario lo scioperò sarà di otto ore dalle 9 alle 17. Garantiti treni regionali nelle fasce pendolari. Stop quattro ore per ogni turno nel settore degli appalti delle attività di supporto al trasporto ferroviario. Per quanto riguarda il trasporto merci e logistica l’astensione dal lavoro sarà di 8 ore, per i dipendenti di Anas e Veneto Strade astensione di quattro ore per i turnisti, intera giornata per gli altri. Anche nelle autostrade è previsto lo stop nelle ultime quattro ore del turno per il personale addetto agli impianti, alla sala radio e alla viabilità, mentre per un intero turno per il restante personale.
Stop di quattro ore a fine turno anche per gli addetti al noleggio auto, sosta e soccorso stradale e articolato all’interno dei turni nell’arco delle 24 ore per gli addetti al servizio taxi.
«Siamo di fronte ad una paralisi dell’intero mondo della mobilità», sottolinea ancora Fontana che prosegue: «Il trasporto è un settore in crescita anche in provincia, ma a fronte di questo non c’è un incremento delle retribuzioni degli addetti. I turni di lavoro sono massacranti, per cui abbiamo voluto come sindacati, in maniera unitaria, chiamare a raccolta tutto il personale del comparto per chiedere al governo un progetto globale sulle strade, sulla mobilità. Chiediamo inoltre il rinnovo del contratto nazionale di categoria, una maggiore attenzione sugli appalti e sulla sicurezza sul lavoro. Se si continua a spezzettare la filiera i controlli diventano più difficili e anche le condizioni di lavoro diventano più critiche e meno remunerative. Serve un piano per rilanciare il settore». —
Paola Dall’Anese
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