Missione a Roma per l’area delle casermette

PIEVE DI CADORE. Missione a Roma, ieri, del sindaco Maria Antonia Ciotti e della sua vice Maria Giovanna Coletti per verificare la possibilità di ottenere dal Demanio militare l’area di circa 5000 metri quadrati sui quali costruire la nuova casa di riposo comunale, che dovrebbe sostituire quella esistente perché troppo piccola. Al Demanio la delegazione cadorina ha chiesto anche il passaggio in proprietà dell’area sulla quale oggi ci sono i mezzi del gruppo antincendio Antelao, che è il nucleo di protezione civile comunale.
«Non potevamo attenderci risultati immediati», spiega il sindaco Ciotti rientrando da Roma. «Posso solo dire che abbiamo trovato la massima disponibilità da parte di tutti i funzionari e i dirigenti che abbiamo incontrato. Abbiamo prospettato le nostre esigenze e i responsabili dell’ufficio del Demanio militare hanno dimostrato una capacità di ascolto molto importante. Le nostre richieste sono state recepite, ma la situazione che abbiamo potuto constatare è piuttosto fluida, perché anche il Demanio ha alcuni progetti che sta esaminando relativi a quelle aree. Non ci sono state chiusure, ma solo l’impegno a discuterne ancora subito dopo le festività natalizie».
Tutte due le aree oggetto dell’incontro della delegazione pievese con il Demanio si trovano nella zona delle ex casermette di Nebbiù, dove fino al 1997 c’erano i depositi di carburante e gli hangar delle officine. Tutte le strutture sono state dismesse dall’Esercito, e passate al Demanio militare, che le sta progressivamente trasferendo al Comune di Pieve di Cadore.
Per una parte di queste – come la palazzina con l’alloggio del comandante del deposito – il Demanio sta valutando la richiesta di alcuni enti pubblici che sarebbero interessati ad occuparle per unificare i loro servizi. La zona però è molto estesa e proprio dietro l’attuale sede provvisoria della protezione civile, ci sono circa 20.000 metri quadrati di spazio inutilizzati. È proprio in quest’area, dove una volta c’erano le cisterne del carburante, che il Comune intenderebbe costruire la nuova casa di riposo. Lo spazio ci sarebbe, ma tutto è condizionato ai progetti che il Demanio militare ha sulla riutilizzazione dell’area. Perciò, dopo questo primo contatto interlocutorio avuto ieri a Roma, al sindaco e al vicesindaco di Pieve di Cadore Ciotti e Coletti, non rimane altro che attendere il prossimo incontro che si presume ci sarà subito dopo le feste.
Vittore Doro
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