Minaccia i due poliziotti: «Ero in legione straniera e vi faccio saltare in aria»
CADORE
Viola la libertà vigilata. E quando la pattuglia della polizia lo ferma per un controllo sul territorio, il cittadino marocchino Miloud Margich cade in un altro reato: quello di minaccia o violenza a pubblico ufficiale. Nessuno si è spaventato, quando ha cominciato a dire di aver fatto parte per cinque anni della Legione straniera, perché non è stato il primo e non sarà l’ultimo. Ma la sua ostilità è diventata più preoccupante quando ha aggiunto di «aver ammazzato delle persone con le mani e di sapere dove abitavano i due agenti». Nessuno, in realtà, si è davvero impaurito quando ha poi proferito «vi faccio saltare in aria», perché l’uomo - abitualmente residente a Sedico e in trasferta tra Belluno e il Cadore - non dava l’impressione di essere poi così pericoloso. Però i poliziotti hanno preso nota di tutte le frasi che sono state pronunciate e hanno comunicato la notizia di reato alla Procura della Repubblica, affinché procedesse per l’ipotesi di reato di minaccia o violenza a pubblico ufficiale.
Era il 25 maggio di tre anni fa ed è scattata anche la segnalazione al competente ufficio di sorveglianza della violazione della libertà vigilata. L’imputato è difeso dagli avvocati Mauro Gasperin e Paolo Zornitta, che in udienza hanno chiesto al giudice un termine a difesa, in maniera da studiare meglio il fascicolo, in quanto sarebbero emersi dei fatti nuovi rispetto all’imputazione originaria. Si tornerà in aula nel prossimo mese di aprile, anche per sentire cosa ha da dire lo stesso Margich su quella giornata. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi