«Mi insultò e mi tirò un bicchiere»

La testimonianza della donna infastidita da uno straniero al bar

PIEVE DI CADORE. Minacciò due carabinieri e tirò un bicchiere quasi in faccia a una donna fuori da un caffè di Pieve di Cadore.

Sotto processo per ingiurie, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate nei confronti di una cliente di un centralissimo caffè di Pieve di Cadore e di due carabinieri, è finito il marocchino Wahid Zouggar (23 anni, difeso dall’avvocato Mauro Gasperin) per i fatti risalenti al 29 gennaio 2012.

Ieri sul banco dei testimoni si è seduta la donna che per un soffio non finiva colpita da un bicchiere, tiratogli, secondo la sua testimonianza, proprio dallo straniero. «Ero seduta fuori dal bar, mi fumavo una sigaretta, senza disturbare nessuno», ha raccontato la teste. «A un certo punto l’uomo, che era in evidente stato di ebbrezza, ha iniziato a insultarmi, poi mi ha tirato addosso un bicchiere, che per fortuna sono riuscita a schivare».

Non pago, l’imputato, che era a Pieve di Cadore per trovare la famiglia e ora è già stato espulso dal territorio italiano e rimpatriato in Marocco, se la sarebbe presa anche con il carabiniere intervenuto per difendere la donna. Prima a parole, insultandolo, poi facendolo cadere a terra. «Lui si è alzato, ma lo straniero lo ha preso per la maglia. So che, poi, è arrivato anche un amico del carabiniere, pure lui dell’Arma, che io non avevo mai visto. Ma io ho voluto andarmene a casa, perché ero agitata per quello che era accaduto».

Si torna in aula il 10 ottobre prossimo.

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