Metalba, il tribunale approva il piano: salvi 34 posti di lavoro

Longarone. Calderone (Fiom Cgil): «Ora la new co potrà subentrare a tutti gli effetti alla vecchia società»
Espansione Metalba
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LONGARONE. Si va delineando positivamente la vicenda della Metalba di Longarone. «A fine dicembre il tribunale di Belluno ha omologato il concordato preventivo, approvando di fatto il piano di ristrutturazione presentato dalla vecchia proprietà», spiega Benedetto Calderone, della Fiom Cgil. «A questo punto, la Metalba Aluminium spa, che ha preso in affitto fino al giugno di quest’anno un ramo dell’azienda, salvando di fatto due anni fa la fonderia, diventerà a tutti gli effetti operativa», prosegue Calderone.

Due anni fa la Metalba srl si era trovata con un’esposizione milionaria verso le banche (si parlava di 40 milioni di euro) tanto da dover chiedere il concordato.

Al suo posto, dopo giornate di sciopero e di cassa integrazione, si era costituita la new co Metalba Alluminium spa, che ha preso in affitto il ramo d’azienda fino al giugno 2016, con l’obiettivo, condizioni permettendo, di subentrare direttamente alla vecchia proprietà.

Ma i tempi non erano così automatici e mentre i 34 dipendenti di Fortogna hanno lavorato a pieno ritmo in tre turni, garantendo la materia prima ai 150 colleghi di Bassano del Grappa, l’anno scorso c’era stata la cosiddetta adunanza dei creditori. In poche parole, si erano presentate in tribunale tutte le persone e gli enti che avanzavano dei soldi dalla vecchia Metalba per chiederne la restituzione. L’azienda, a sua volta, aveva presentato il piano di ristrutturazione che doveva passare il vaglio del tribunale.

Ora i lavoratori dovranno ricevere anche i crediti vantati dalla vecchia proprietà, che ammontano almeno a due stipendi. Al termine dei due anni, quindi, la newCo che ha traghettato lo stabilimento longaronese fino ad oggi, potrà decidere se acquistare l’azienda.

Da quanto si può pensare in base all’attività svolta finora, è facile immaginare, o perlomeno questo sperano tutti avvenga, che il passaggio di proprietà ci sarà. «Anche perché in questo anno e mezzo lo stabilimento ha sempre lavorato senza problemi», conclude Calderone.

Paola Dall’Anese

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