Meno burocrazia per i pastori erranti

ALPAGO. Cambiano le regole per la transumanza. La Regione ha accolto le richieste dell’associazione nazionale produttori agricoli (Anpa) riguardo il pascolo vagante delle greggi. I percorsi saranno...

ALPAGO. Cambiano le regole per la transumanza. La Regione ha accolto le richieste dell’associazione nazionale produttori agricoli (Anpa) riguardo il pascolo vagante delle greggi. I percorsi saranno comunicati dai pastori alle Uls e non più ai Comuni. «Finalmente una semplificazione», afferma Paolo Casagrande, presidente di Anpa Veneto, «che riporta dignità al pastore vagante che già lavora in condizioni impossibili tutto l’anno».

L’Alpago è una delle zone, accanto a quella friulana di Sacile, storicamente interessate dal passaggio delle greggi. Due anni fa la medesima associazione aveva scritto a Zaia e agli assessori Manzato (Agricoltura), Coletto (Sanità) e Conte (Ambiente), invocando l’assunzione di un provvedimento normativo «che andasse a semplificare il farraginoso sistema delle notifiche di transito dei greggi e dei pastori vaganti nei singoli Comuni», ricorda Casagrande. I pastori dovevano, almeno 15 giorni prima del transito, comunicare al sindaco del Comune il transito e i luoghi di pascolamento identificando i terreni e i percorsi. «Così i pastori invece di accudire le pecore erano assorbiti come un impiegato stabile nel vagabondare per i municipi di tutti i Comuni e compilare carte assurde, una pazzia vera e propria», spiega il presidente degli allevatori e dei produttori agricoli.

Ora la giunta regionale, con una recente delibera, ha accolto le richieste dell’Anpa Veneto «di semplificare la mastodontica burocrazia adottando un semplice sistema già sperimentato in Lombardia», dice Casagrande. «I pastori dovranno semplicemente comunicare all’Usl all’inizio dell’anno dove transiteranno le greggi, e saranno i servizi veterinari a comunicare ai sindaci i luoghi di pascolo vagante».(e.f.)

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