«Mazzacurati in stato confusionale»

Sanna: la morte del figlio e le diatribe in famiglia l’hanno piegato
Interpress/Mazzega Venezia, 16.06.2016.- Tribunale di Venezia, Processo "MOSE".- Nella foto il Giudice Manduzio
Interpress/Mazzega Venezia, 16.06.2016.- Tribunale di Venezia, Processo "MOSE".- Nella foto il Giudice Manduzio

VENEZIA. Prima di ascoltare Federico Sutto e Pio Savioli, il Tribunale presieduto dal giudice Stefano Manduzio ha sentito uno dei medici di fiducia di Giovanni Mazzacurati, ora negli Stati Uniti. Si tratta della medico e omeopata padovana Maria Teresa Sanna, che l’ha avuto come paziente fin dal 2008, ma soprattutto lo ha più volte visitato durante gli arresti domiciliari, nel 2013, quindi dopo la scarcerazione ed è volata anche negli Usa due volte per alcuni controlli. Ha spiegato, incalzata dalle domande del pubblico ministero Stefano Ancilotto (in aula c’erano anche il procuratore aggiunto Carlo Nordio e il pm Stefano Buccini) che nei mesi seguenti all’arresto l’ex presidente del Consorzio Venezia Nuova era stressato e affaticato, ma lucido, orientato e presente a se stesso. Mentre con le visite negli Stati Uniti ha scoperto che era confuso e disorientato: ha parlato di una conclamata patologia neurovegetativa. Secondo la medico la causa principale è stato lo stress in seguito alla morte del figlio Carlo e alle diatribe che si sono aperte in seguito in famiglia. A mettere in difficoltà la professionista è stato l’avvocato Emanuele Fragasso, difensore dell’ex presidente del Magistrato alle acque, Piva.

(g.c.)

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