Maturità, bocciati per aver copiato: «Una lezione di vita»

Due studenti e i genitori a colloquio col dirigente scolastico «Procedura giusta, la commissione ha agito correttamente»
MALFITANO - PRIMO GIORNO ESAMI DI MATURITA'
MALFITANO - PRIMO GIORNO ESAMI DI MATURITA'

BELLUNO. Sorpresi a copiare durante la terza prova dell’esame di Stato, due studenti dell’istituto Segato-Brustolon sono stati esclusi dalla stessa prova. Una leggerezza costata molto cara, visto che così si sono preclusi la possibilità di ottenere il diploma di scuola superiore. I due ragazzi, che nelle prime due prove avevano ottenuto dei buoni punteggi, dovranno ripetere l’anno.

La vicenda si è consumata nel corso della terza prova degli ex esami di maturità. Da quanto è dato sapere, i due, che frequentano classi diverse dello stesso istituto, sono stati “beccati” da un commissario mentre consultavano degli appunti scritti su un foglio contenuto nel vocabolario di inglese. Subito è scattato il sequestro dei bigliettini e la stesura del verbale di quanto avvenuto con l’immediata interruzione della prova stessa.

«Mi dispiace di quanto è avvenuto, non immaginavo cosa poteva succedere. E così mi sono giocato l’anno», dice uno dei due ragazzi abbacchiato. Con lui il papà che promette: «Lo manderò a lavorare, così capirà che è meglio studiare».

Questa situazione non si era mai verificata in provincia di Belluno e ha colto di sorpresa anche il personale scolastico.

Dopo il colpo iniziale, ieri mattina i due studenti si sono presentati davanti al dirigente dell’ufficio scolastico provinciale Michela Possamai, accompagnati dai genitori. Prima l’uno e poi l’altro sono stati ascoltati dal provveditore. Sui loro volti il dispiacere e la consapevolezza di cosa quel gesto ha comportato.

Guardandoli è subito chiaro che la “lezione” di quel lunedì 22 giugno è stata compresa. Nei genitori al loro fianco il dispiacere per i figli che hanno buttato un anno e un intero percorso scolastico alle ortiche.

Il colloquio con il dirigente è durato circa mezz’ora per ciascuno e all’uscita i volti erano ancora più tirati di come apparivano all’entrata. «È positivo che i ragazzi si siano presentati assieme ai loro genitori», commenta al termine Possamai, «da parte mia non ho potuto fare altro che richiamarli con assertività su quanto hanno fatto, ricordando che questo non è solo l’esame di Stato, ma un esame di maturità, durante il quale vengono valutate competenze, conoscenze e capacità critiche. Ho sottolineato loro come ad ogni azione corrisponda una reazione, secondo il principio newtoniano: al loro atto di copiare è seguita l’esclusione dall’esame stesso».

La dirigente dell’ufficio scolastico, infine, ha richiamato i giovani al rispetto delle regole e delle norme. «La scuola e la commissione esaminatrice hanno agito correttamente, la procedura è stata rispettata. Mi auguro che quanto è accaduto venga preso come una prova di vita». A questo punto gli studenti potrebbero fare ricorso contro l’esclusione. Ma per Possamai «l’unico ricorso che potrebbero fare, a questo punto, è contro loro stessi».

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