Massi e sassi sulle strade Vernizzi: «Tutta colpa di Vaia»

Paura a Collaz di Livinallongo, Fiames di Cortina e a Colle Santa Lucia L’amministratore di Veneto Strade: «Mancano gli alberi a frenare le cadute»



Massi e sassi piombano sulle strade bellunesi, ma per fortuna non causano alcun danno a persone o cose.

A causa della pioggia che dalle prime ore del mattino ha interessato per gran parte della giornata la provincia, il terreno, lungo i versanti più scoscesi e scoperti dopo il passaggio di Vaia, si è ammorbidito lasciando cadere diversi massi che erano in bilico.

Il primo episodio si è registrato intorno alle 5 in località Collaz, nel comune di Livinallongo, a cinque chilometri di distanza dal luogo interessato alcuni giorni fa da un episodio analogo. I sassi hanno occupato quasi tutta la carreggiata. Fortuna ha voluto che in quel momento non transitasse nessuno. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco di Agordo e il personale di Veneto strade per togliere il materiale roccioso caduto.

Alle 6 si è verificata la seconda frana, in località Fiames a Cortina. Un masso di dimensioni abbastanza grandi è piombato sulla strada statale 51 di Alemagna. Il materiale, circa un metro cubo di roccia, è stato poi asportato dagli operai di Anas grazie all’uso della pala gommata. Sul posto i vigili del fuoco. Anche in questa occasione, al momento del crollo del masso non c’erano automobilisti in transito.

Un terzi episodio si è registrato a metà mattina a Colle Santa Lucia, poco dopo la galleria delle Mole, in direzione nord sulla sp 251. Malgrado i paramassi presenti sul versante, alcuni sassi sono riusciti a passare oltre i fori della rete, finendo sulla strada. Sul posto i vigili del fuoco e il personale di Veneto Strade. La strada è rimasta chiusa a senso unico alternato il tempo necessario per spostare il materiale dalla carreggiata.

«Per fortuna non c’era nessuno al momento dei distacchi, distacchi che purtroppo potranno capitare ancora», spiega Silvano Vernizzi, amministratore di Veneto Strade. «Finché non saranno ricostituiti i boschi, che hanno un effetto frenante, dovremo convivere con queste situazioni. D’altra parte», aggiunge Vernizzi, «se dovessimo pensare a garantire una sicurezza totale, dovremmo chiudere tutte le strade, ma questo non è possibile. Per quanto ci riguarda, dopo aver appaltato i lavori, stiamo procedendo alla realizzazione dei paramassi e dei paravalanghe lungo i versanti più critici, ma visto che le aggiudicazioni sono recenti, il grosso degli interventi partirà soltanto in primavera», conclude Vernizzi. —



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