Marta presidente delle Pro loco

PIEVE DI CADORE. Anna Maria Marta, della Pro loco Tiziano di Pieve è la nuova presidente del Consorzio delle Pro loco del Cadore. Subentra nell’incarico a Carmen Stabile, eletta due anni fa, ma dimessasi nel 2017 a causa di suoi impegni lavorativi. Alla riunione del consiglio del consorzio hanno partecipato le associazioni di Borca, Perarolo, Valle, Pieve, Lozzo e Lorenzago.
Prima delle votazioni, Anna Maria Marta ha presentato un programma basato sul recupero della sentieristica e delle ricette tradizionali, che è stato molto apprezzato e che ha condotto alla sua elezione.
«Sono contenta che tutto si sia svolto senza problemi», ha affermato la nuova presidente, «perché il consorzio ha bisogno di lavorare, vista la stagione turistica è ormai alle porte. Ci sono delle iniziative ferme, che richiedono una realizzazione in tempi brevi. Per questo sono alla ricerca di un segretario che possa tenere un po’ d’ordine».
Quali sono le sue prime mosse?
«Sono convinta che per poter lavorare bene ed essere concreti, è indispensabile lavorare un po’ più di gruppo. Solo in questo modo potremo proporre con maggior forza alla Regione le nostre iniziative cercando finanziamenti che oggi sono sempre più necessari».
Queli gli obiettivi che vi siete posti?
«Innanzitutto dovremo affrontare il problema molto importante della sentieristica. È necessario ripristinare la rete di sentieri che percorre il territorio cadorino e provvedere a realizzare un’adeguata segnalazione dei percorsi, mettendoli in sicurezza, Ci sono già in atto delle iniziative da parte di singole Pro loco, ma dovremo elaborare un progetto per l’intero comprensorio e chiedere alla Regione un adeguato finanziamento. Inoltre, sfruttando la promozione continua che viene fatta per televisione e utilizzando anche quello strumento di promozione che è il mensile della Magnifica Comunità, dobbiamo rilanciare i piatti tipici della tradizione dolomitica. Una delle iniziative – non nuova- che è già partita e che ha riscontrato un buon successo, è la nascita del “Centro assaggi” che viene proposto negli alberghi e che potrebbe essere proposto ai ristoratori cadorini».
«Oltre a queste iniziative ci vorrà una maggior cura del territorio e una maggior promozione in ambito turistico».(v.d.)
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