Mamma single senza rete «Non so più come fare»

Le difficoltà di chi lavora e ha bimbi piccoli  

la testimonianza

Valentina è una mamma single, senza una rete familiare e la sua bambina ha poco più di un anno. «Ho un lavoro full time, ma totalmente da remoto e non sono legata ad un orario ma a degli obiettivi. Il fatto di potermi organizzare il lavoro è l’unico vantaggio, ma non so ancora come farò nelle prossime tre settimane». La bambina di Valentina frequenta l’asilo nido da fine estate e in questi mesi è già capitato che dovesse rimanere a casa, ma le circostanze sono diverse.

«Quando hai un figlio piccolo è necessaria una certa flessibilità, perché si sa che può prendere qualche malanno e debba saltare il nido. Se un bambino sta male i genitori che si assentano dal lavoro sono giustificati, ma la zona rossa è diversa e l’unica cosa che potrei fare è prendere un congedo, che però è al 50% e io faccio fatica a permettermelo. Per non parlare della maternità facoltativa, che è pagata al 30%. Inoltre bisogna avvisare con un certo anticipo e temo che non ci siano i tempi per lunedì. Sto cercando disperatamente una baby sitter, perché non ho nonni o zii a cui lasciare la bambina e in questo che di fatto sarà un nuovo lockdown gli amici non potranno venire ad aiutarmi».

Valentina ha già provato a lavorare con la bimba in casa da sola: «È stato un inferno: io ero in riunione e lei reclamava la mamma e voleva i suoi spazi. Adesso piange ogni volta che mi vede al computer». —

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