Malga Domador senza un gestore Alano ci riprova

ALANO DI PIAVE
La gara svoltasi a marzo per assegnare in gestione malga Domador è andata deserta e il Comune di Alano di Piave, proprietario della struttura, ha deciso di cambiare i termini dell’offerta per renderla più allettante.
L’obiettivo è sempre quello di affidare la malga ad un gestore in grado di valorizzarne le potenzialità, sia per l’alpeggio del bestiame, sia per l’attività di agriturismo con vendita di prodotti lattiero-caseari provenienti dalle malghe presenti nel territorio di Alano. La concessione durerà anni, nel periodo dal 2020 al 2025 compresi, corrispondente a sei stagioni monticatorie.
Si farà un nuovo bando di gara dunque, ha deciso con una delibera la giunta del sindaco Serenella Bogana, visto che a metà marzo l’ente ha dovuto prendere atto che non era arrivata nessuna offerta.
La nuova procedura di gara sarà effettuata con il sistema dell’offerta economicamente più vantaggiosa e i partecipanti saranno classificati da una commissione in base ad una serie di criteri e punteggi.
Così aver presentato l’offerta economicamente più vantaggiosa (il canone minimo di concessione a base d’asta è di 9. 500 euro) garantirà 45 punti, ma non assicurerà automaticamente l’assegnazione. Chi dimostrerà di avere bestiame di proprietà e si impegnerà a portarlo in malga per un minimo di cento giorni riceverà infatti 35 punti. Altri 30 punti andranno agli imprenditori agricoli che presentino un progetto di valorizzazione della malga e si impegnino a realizzarlo nel periodo del contratto.
Il regolamento assegna poi 15 punti a chi ha già esperienza di gestione di malghe ma, a parità di punteggio, prevede che la malga venga affidata ai giovani allevatori, sotto i 40 anni. —
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