Malga Bocchette, biomasse contro il gelo

SEREN DEL GRAPPA. Malga Bocchette si prepara per l'inverno. Con un nuovo impianto di riscaldamento a biomassa e una pensilina per riparare l'ingresso dalla neve, la struttura sarà in grado di restare aperta anche nella stagione più fredda, accogliendo un nuovo afflusso di turisti, quelli amanti delle ciaspolate, dello sci di fondo e di ogni altra attività da fare sulla neve. L'adeguamento era nei piani dell'amministrazione da diverso tempo, ma il finanziamento, come capita sempre più spesso, si è fatto attendere più del previsto.
La famiglia Tabacchi, che gestisce la struttura di proprietà comunale, ha ottenuto dalla Regione un contributo a sostegno delle realtà imprenditoriali ed è riuscita ad appaltare il progetto all'impresa edile Gianluca Taita di Rasai. Al momento gli operai stanno costruendo il vano tecnico dove sarà inserita la caldaia a biomassa, successivamente sarà rifatto l'impianto termico e sarà ampliata la capacità idrica dei serbatoi che riforniscono la malga, in modo da aumentare la portata di acqua a disposizione dei servizi essenziali. L'altro intervento prevede la costruzione di una bussola, ovvero una tettoia a riparo dell'ingresso dalle abbondanti nevicate.
Località Bocchette, che si trova a quota 1322 metri, questo inverno è stata coperta da oltre 2 metri di neve. In questo modo la gestione della struttura potrà dedicarsi a un'apertura annuale, programmando un'offerta ricettiva adatta per ogni stagione. Il rifugio si trova ai piedi del monte Grappa, tra le province di Belluno, Treviso e Vicenza, e potrebbe diventare un nuovo punto di raccordo. Oltre a questo importante lavoro di adeguamento, il Comune sta attendendo la chiusura di cinque piccoli cantieri, finanziati grazie ai canoni idrici, per ricostruire e tamponare i muretti a lato strada. I lavori stanno interessando un tratto di strada che conduce a Pian della Chiesa, in valle di Seren (ditta Claudio Strappazzon), la salita che porta a Pietena (consorzio Monte Grappa), la salita che conduce alla chiesetta di Caupo (due interventi appaltati all'impresa Cappellin), e un piccolo lavoro di consolidamento sul lato della strada che porta a Valgranda, sempre in valle (ditta Pellin).
Alcuni di questi interventi sono già terminati, altri sono ancora in corso. Il loro completamento scongiurerà il rischio idrogeologico, che si acuisce soprattutto nei periodi di forte piovosità, come accade nel territorio bellunese in tarda primavera e nel primo autunno.
Francesca Valente
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi