Una vita dedicata all’arte e alla danza: addio alla maestra Laura Tommaselli
Fondò scuole ad Auronzo e Belluno, è stata punto di riferimento per generazioni di ballerine: «Ci hai fatto credere in noi»

Il suo non era solo un insegnamento, ma la trasmissione di una cultura, di un ascolto e di un’osservazione dell’arte della danza. Alla danza ha dedicato tutta la vita, Laura Tommaselli, prima ad Auronzo e poi a Belluno.
Storica insegnante, fondò prima il Gruppo Danza Auronzo, poi Atelier Teatro Danza a Belluno, insieme alla figlia Marianna (che lo guida tutt’ora). Tommaselli è morta martedì, dopo una breve malattia. Ieri si è svolta la cerimonia di saluto, ai piedi di quelle montagne che tanto amava. La salma riposerà nel cimitero di Villagrande di Auronzo.
Per decenni Laura Tommaselli è stata una figura di riferimento per il mondo della danza. Dopo gli studi a Roma, si era trasferita a vivere ad Auronzo con il marito, che era medico in ospedale. Fu lì che, mettendo a frutto la sua passione per l’arte e per la danza in particolare, fondò una scuola che per quarant’anni formò ballerine e ballerini. Era il 1986.
Poi l’approdo a Belluno, dove insieme alla figlia Marianna creò l’Atelier Teatro Danza.
«Aveva una grande passione per l’arte in ogni sua forma», la ricorda proprio Marianna, «con il suo passato da architetto e insegnante di storia dell’arte e il suo interesse sempre vivo per ogni forma di espressione artistica e di novità creativa. Non si fermava mai, sempre aggiornata e moderna, rivoluzionaria e aperta ai cambiamenti».
Un amore, quello per l’arte in tutte le sue forme, che Laura Tommaselli ha saputo trasmettere ai figli, e che ha portato Marianna ad altissimi livelli nella danza e Marcello ad affermarsi invece nel campo della musica, come chitarrista e compositore.
«Il suo non era solo insegnamento», continua Marianna, «era trasmissione di una cultura, nell’ascolto e nell’osservazione dell’arte della danza. Molte persone le riservano un posto nel loro cuore».
Quelle persone che Laura Tommaselli ha preso sotto braccio, guidandole alla sbarra e nella vita, perché la danza insegna valori (l’educazione, l’impegno, l’importanza del sacrificio per raggiungere un obiettivo ma anche il saper riconoscere il bello) che tornano buoni e utili anche nella vita quotidiana.
Lo ha fatto, inoltre, sempre con un approccio inclusivo, riuscendo a valorizzare le attitudini di ogni ballerina che si sia avvicinata alle sue scuole.
Le ha portate sul palco del Teatro comunale di Belluno, per i celeberrimi saggi di fine anno da tutto esaurito in platea come nelle gallerie. Famiglie da ogni angolo della provincia si accomodavano (e continueranno a farlo) sulle poltrone per assistere a quello che non è solo uno spettacolo, ma il racconto di un anno di insegnamenti in sala.
L’applauso più fragoroso, alla fine, era sempre per lei, per la maestra Laura, che saliva sul palco insieme a Marianna, circondata dalle sue allieve e i suoi allievi, sorridente e orgogliosa.
«Grazie Maestra Laura per la passione per l’arte della danza che hai trasmesso a tutti noi in tanti anni di meravigliosi insegnamenti», si legge in un messaggio sulla pagina di Atelier teatro danza. «Il tuo sguardo forte e convincente, le tue parole sempre incoraggianti e vere ci hanno fatto credere in noi stesse, nelle nostre capacità e nelle nostre doti, hanno lasciato che l’aspetto artistico e interiore trasparisse in ognuna di noi grazie a te. Continueremo a danzare così e il nostro “Guru” sarà sempre con noi».
«Desideriamo che tutte le persone che l’hanno amata si uniscano in un forte abbraccio e la ricordino con energia, determinazione, gioia e ironia», conclude la figlia.
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