Lotta furiosa tra cani a Marziai costa la vita al pitbull Papu

Dante Damin / QUERO VAS
Una lotta violenta conclusa in modo drammatico con la morte di Papu, uno dei due pitbull di Massimo Gallina. Un’aggressione improvvisa quella che venerdì sera a Marziai ha visto protagonista un terzo cane di grandi dimensioni comparso improvvisamente dall’oscurità e che ha attaccato i due pitbull lasciandone uno a terra senza vita. Gallina è stato testimone di quell’attacco e ha anche tentato di dividere gli animali utilizzando un badile, ma non c’è stato nulla da fare. Quando il grosso cane, probabilmente un molossoide, ha lasciato la presa e si è dato alla fuga per Papu non c’era più nulla da fare.
Un episodio che ha movimentato il tranquillo venerdì sera di Marziai, con i residenti ancora alle prese con le restrizioni dovute all’emergenza sanitaria. Il fatto si è verificatopoco dopo le 20,30, in centro paese in quello che è conosciuto come cortivon.
Sull’attacco subito dai pitbull di Gallina indagano i carabinieri con il supporto del Servizio veterinario dell’Usl Dolomiti. È stato lo stesso Massimo Gallina achiedere aiuto ai militari che sono giunti sul posto alle 21,45. Dalla narrazione è emerso che Gallina si trovava con i suoi due cani, Papu e Alaska (rispettivamente maschio e femmina di pitbull) liberi all’esterno del recinto costruito nei giorni scorsi accanto casa proprio per contenere i due animali, entrambi di due anni di età.
All’improvviso, forse attirato dal profumo del cibo che il ragazzo stava portando loro, un cane enorme è sbucato da una stradina che immette nel bosco non lontano dall’abitazione. La stessa prosegue inoltre fino al Piave, dove alcuni abitanti del posto hanno dei piccoli appezzamenti di terreno, nonché quale coniglio o gallina.
La grossa bestia ha sferrato per prima l’attacco cogliendo di sorpresa Gallina e scatenando la reazione dei due pitbull, che per difendere il padrone hanno ingaggiato un tremendo duello, dal quale Papu ha avuto la peggio, mentre Alaska se l’è cavata con qualche lieve ferita. «Quando si sono avvinghiati», dice il 30 enne proprietario dei pitbull, «ho tentato il tutto per tutto per separarli. Ho utilizzato un badile che avevo vicino a me colpendo il grosso cane, in testa e di striscio, con tutta la forza che avevo. Ma non c’è stato nulla da fare. Era buio e non sono riuscito a capire di che razza fosse: mi sembrava un molossoide. Di sicuro era grande e forteed è fuggito scappando velocemente nel bosco».
Nel prato si notano quelli che sembrano segni di una lotta: appoggiato sulla carriola c’è un badile, con il manico spezzato. Scioccato, il giovane ha poi avvertito il vicinato, accorso e rimasto senza parole alla vista del pitbull deceduto. «Ho paura per i miei bambini», concludeMassimo Gallina, che convive con la compagna Kelly, « perché non sono più sicuro di lasciarli uscire a giocare nemmeno davanti casa». —
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