Lite alla partita di calcio giovanile polizia e carabinieri a Cavarzano

BELLUNO. Parapiglia al campo sportivo. Sfiorata la rissa al Camp de Nogher di Cavarzano alla fine della partita del campionato di calcio Juniores Elite tra i giallorossi di casa e i veneziani del Favaro Veneto. Sono arrivati a sirene spiegate polizia, carabinieri e anche i vigili urbani. Gli agenti hanno raccolto testimonianze su un tifoso ospite, che sarebbe parente stretto del giocatore espulso Brian Tramontin. Potrebbe anche essere il padre. Ad avere la peggio nella colluttazione una giovane donna, che è pesantemente finita contro il muro del bar di via Andrea di Foro, ma senza riportare ferite visibili e che ha dichiarato di non aver presentato denuncia. Almeno per il momento.
Elettricità in campo e anche negli spogliatoi. Qualche battibecco è stato registrato e qualche colpo è volato anche tra i giocatori, che con un punto per uno stavano andando a farsi la doccia. Il detonatore è stato l’episodio accaduto a una ventina di minuti dalla fine, sul punteggio parziale di 0-0. In una fase già particolarmente nervosa, l’arbitro Bez fischia un calcio di rigore per il Cavarzano per un fallo di Tramontin, che finisce per calpestare anche la mano del giocatore avversario e viene espulso. In tribuna, c’è una cinquantina di persone e una di queste lancia in campo un già preoccupante «bastardo». Il difensore veneziano ha un gesto di stizza: scaglia il pallone prima contro la rete di recinzione e il secondo tentativo finisce in testa al direttore di gara, che è di spalle e non sta guardando.
Roccon va sul dischetto e sbaglia la trasformazione, mentre in gradinata ci sono i primi spintoni, accompagnati da parole irripetibili. Non basta, il resto succederà nella zona del bar, quando il punteggio è ormai sigillato sull’1-1, con reti di Minute e Peron: confronti a brutto muso, urla e una spinta a un dirigente bellunese, che farà finire una ragazza contro il muro: «Ho chiamato il 113, perché la situazione stava pericolosamente degenerando», spiega la madre di un giocatore giallorosso, «tirava una brutta aria già durante la partita ed è triste che episodi del genere succedano a livello giovanile, con ragazzi di 18 anni in campo. Un brutto sabato, nel quale ci ritroviamo schierate tutte le forze di polizia».
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