L’incontro spacciato per allenamento sportivo, ecco perché la Spes Arena ha annullato l’evento con Gracis

Spes Arena “negata” per l’evento con Matteo Gracis del 22 giugno. Questo il messaggio che ieri è iniziato a circolare sul web. “Il 22 giugno avrei dovuto tenere un evento alla Spes Arena, un palazzetto in cui avevo già parlato nell’aprile dell’anno scorso, senza alcun problema”, ha scritto Gracis in un post. “Ma nel frattempo, mi dicono gli organizzatori, il mio nome e la mia figura sono diventati più “ingombranti” ed evidentemente sgraditi. Così qualcuno ha fatto qualche telefonata e la data è saltata”.
«Non è assolutamente vero», spiega il direttore di Sportivamente Belluno, gestore della Spes Arena, Stefano Caldart. «Un paio di mesi fa la società Spes volley ha prenotato uno spazio alla Spes arena per un allenamento. Qualche settimana dopo, però siamo venuti a sapere che si trattava di un evento diverso». Non solo perché in città erano apparse locandine dell’evento, ma anche perché alcune persone contattavano la piscina per conoscere i dettagli (la serata era su prenotazione, a ieri c’erano già 150 persone in lista).
«A quel punto ho chiamato la presidente della società, spiegandole che per organizzare una manifestazione extra sportiva alla Spes arena bisogna seguire una procedura diversa, perché si configura come pubblico spettacolo: va convocata la commissione pubblici spettacoli, bisogna fare un piano sicurezza, richiedere tutte le autorizzazioni. Cosa che non è stata fatta. E quindi abbiamo cancellato la prenotazione». Caldart precisa che non c’è stata alcuna intromissione da parte del Comune. «E nessuna censura, come leggo in queste ore. C’è stata una scorrettezza di fondo, la procedura prevista per eventi di questo tipo non è stata rispettata».
L’assessore Roccon aggiunge: «Le locandine erano abusive, perché non avevano il timbro delle pubbliche affissioni». Una volta informati gli organizzatori, «abbiamo ricevuto una comunicazione via whatsapp degli stessi che, riportando le scuse per quanto successo, sospendevano l’incontro inviando anche copia di un volantino con la scritta “luogo da definirsi”. Né l’amministrazione comunale né la società ha ritenuto di negare alcunché. Le cose vanno fatte secondo le regole: non avremo avuto nessun problema ad autorizzare se le cose fossero state a posto».
La presidente della Spes volley, Fabiana Bianchini, spiega di aver prenotato lo spazio «per fare un favore ad un’associazione amica», una scuola parentale che con l’iniziativa del 22 giugno puntava a farsi conoscere. «Dispiace perché si sarebbe potuta trovare un’alternativa, invece di annullare subito la prenotazione». —
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