Lifting al sagrato della chiesa del Michelucci

Un intervento possibile grazie alla fusione con Castellavazzo, che ha stoppato il patto di stabilità

LONGARONE. Da qualche giorno in centro a Longarone sono cominciati i lavori di riqualificazione dell’area del sagrato della chiesa monumentale del Michelucci e della piazza Jacopo Tasso. Un intervento da circa 150 mila euro, cofinanziato dalla Regione con un contributo da 100 mila euro. «Era un intervento indispensabile e doveroso, per dare il giusto decoro all’area intorno alla chiesa, uno dei simboli della nostra comunità», commenta il sindaco Padrin. «Avremmo voluto realizzarlo molto prima, perché fosse pronto per le cerimonie di commemorazione del 50° anniversario del Vajont, ma il patto di stabilità ha bloccato ogni spesa, e quindi abbiamo dovuto aspettare. Ora, con la fusione con Castellavazzo e la conseguente sospensione del patto di stabilità, abbiamo potuto finalmente realizzare questo intervento».

Con i lavori, appaltati alla ditta Deon di Belluno, verranno sostituite le pietre delle cordonate rovinate, e realizzato un accesso per i disabili al sagrato. «L’aiuola-monumento alla solidarietà del Vajont verrà ovviamente mantenuta», recisa Padrin, «come parte integrante del progetto della chiesa».

La sospensione del patto di stabilità ha permesso lo sblocco di altri importanti interventi, su tutto il territorio: «Sono stati appaltati i lavori per la strada silvopastorale Grefa Degnon», continua il primo cittadino, «che ci permetteranno di proseguire con la politica di taglio del bosco, e così di ottenere risorse extra la nostro patrimonio boschivo. Inoltre, grazie ai fondi Gal, sono quasi finiti i lavori sulla ex statale che risale la gola del Vajont da Dogna, quella che ogni anno viene attraversata dalle migliaia di partecipanti ai Percorsi della Memoria. L’intervento ha interessato il tratto fino alle prime gallerie: ora manca la messa in sicurezza del costone e, eventualmente, la passerella pedonale che attraversa la gola».

E anche i progetti legati agli 800 mila euro del Fondo Letta ora possono essere realizzati: «Abbiamo appaltato i lavori per la posa di pannelli fotovoltaici sul tetto del palazzetto, e per il rifacimento dell’illuminazione pubblica sul territorio dell’ex Comune di Longarone», illustra Padrin. «A Castellavazzo questo intervento era già stato fatto. Così potremo abbassare i consumi di energia elettrica del Comune del 50%».

Altri interventi, che riguardano invece l’ex territorio di Castellavazzo, sono allo studio: in particolare l’area camper nella zona Malcolm, la ristrutturazione della torre della Gardona, e una variante sul tracciato della ciclabile tra Tai di Cadore e zona Malcolm che attraversi il centro storico di Castellavazzo.

Michele Giacomel

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