Liceo musicale al Renier: «Ce la faremo»

BELLUNO
Un liceo a tutti gli effetti, con la possibilità di accesso alle facoltà universitarie, e in più le discipline specifiche di indirizzo, per un totale di 32 ore settimanali. Vanno avanti la volontà e l’impegno affinché anche la provincia di Belluno possa avere un liceo musicale.
Circa un anno fa la Giunta provinciale esprimeva il proprio parere favorevole all’ istituzione all’Istituto magistrale statale “Renier”. La “palla” era poi passata nelle mani della Regione, che aveva dato l’autorizzazione ma, a causa del numero di iscritti non sufficiente (14 a fronte di una ventina necessari) non era stato possibile partire.
«Quest’anno ci riproviamo», sottolinea Corigliano, insegnante al Renier, «ci bastano 20-21 alunni. La Regione ha già stabilito che l’istituto ha tutti gli spazi adeguati».
«È giusto dare questa opportunità agli studenti bellunesi», aggiunge il prof. di musica Delio Cassetta. «Inoltre l’istituzione di questo liceo anche a Belluno sarebbe il naturale proseguimento per chi già è alunno di una scuola media a indirizzo musicale». Attualmente in provincia gli istituti superiori di primo grado con un indirizzo di questo tipo sono sette: Ricci, Nievo (sia a Belluno che nella sede staccata “Zanon” di Castion), Limana, Sedico, Lentiai-Mel e Cortina.
«L’anno scorso», precisa Cassetta, «abbiamo già attuato la convenzione con il conservatorio di Castelfranco, abbiamo tutte le premesse necessarie». «E bisogna sfatare l’obiezione», mette in risalto Pierina Arrigoni, collaboratore dirigente, «che il musicale non raggiunga il livello di un liceo. Precisiamo che si tratta di un liceo vero e proprio, basta guardare il piano di studi». Il Renier possiede già un’aula musicale adeguata, «bisognerà solo intervenire per l’insonorizzazione e un’ulteriore porta di ingresso», aggiunge il dirigente scolastico Paolo Fratte. Il Renier è frequentato da circa 760 alunni, che provengono da tutti e quattro i distretti della provincia. Due anni fa è partito il liceo delle Scienze umane e, lo scorso anno, quello Economico-sociale, che punta sull’asse economico-giuridico e su quello delle lingue. «Inoltre, come stabilito dal Ministero», commenta Corigliano, «questi indirizzi sono gli unici statali nella provincia». A questi si aggiungono il liceo Linguistico e le due sperimentazioni, linguistica e socio psico-pedagogica, che ora sono in esaurimento. «Questa scuola ci dà una preparazione molto buona», sottolinea Chiara Gentile, rappresentante degli studenti, «nella mia classe siamo tutti proiettati all’università, sia in facoltà umanistiche che scientifiche». «La scuola», dice ancora Corigliano, «cambierà inoltre la propria denominazione da “Istituto magistrale” a “liceo”, secondo le disposizioni del Ministero». (m.r.)
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