«L’ho sentito e ho urlato vai via!»

BELLUNO. «Stavo dormendo al piano di sotto, quando ho sentito un rumore che mi ha svegliato». È ancora sconvolto il gestore del bar “Dolce vita” di via Caffi, Paolo Marin, che non si è trovato faccia a faccia con il ladro solo per una frazione di istante. «Erano circa le 5.30», racconta Marin. «Avevo deciso di fermarmi a dormire qui, al piano di sotto. A un certo punto ho sentite dei rumori e ho capito che c’era qualcuno. Mi sono alzato, ho preso un coltello e ho urlato “vai via!” duo o tre volte, anche mentre iniziavo a salire le scale. Credo che sia scappato subito appena mi ha sentito e comunque non sono riuscito a vederlo. Non so nemmeno se fosse una persona da sola o più di uno».
Nel bar non sono evidenti segni di scasso. Sicuramente il ladro è entrato dall’ingresso principale, ma senza fare troppo danni, come è successo anche negli altri esercizi “visitati” la notte scorsa.
È quasi un sollievo, ad esempio, per il titolare del salone di bellezza Rocco, dove il o i ladri sono entrati forzano una grande finestra sul retro: «Hanno fatto leva sulla cornice metallica e la finestra si è aperta», mostra il parrucchiere, e in effetti si vede qualche graffio sulla vernice nera, ma niente più: «Qui non hanno creato confusione, hanno solo preso alcune monete da 1 e 2 euro da una ciotola degli spiccioli che tengo vicino alla cassa. Hanno avuto il tempo di scegliere perché le monete di piccolo taglio le hanno lasciate lì».
Ad altri è andata peggio, con bottini fino a 400 euro. I commercianti del centro colpiti la notte scorsa mostrano i loro danni e poi indicano gli altri negozi dove i ladri si sono scatenati. Quattro i saloni da parrucchiere, di nuovo la pizzeria al taglio della Galleria Caffi, di fronte al Tribunale come era già successo un mese fa, lo studio di un avvocato in via Psaro e anche una ditta di costruzioni di via Caffi. Nella maggior parte dei casi la denuncia è stata fatta ai carabinieri, ma ieri pomeriggio i militari non erano ancora passati nella maggior parte dei negozi presi di mira per raccogliere eventuali prove.
«Finora non ho visto nessuno», spiega una delle parrucchiere del centro prese di mira nella notte, «eppure forse qualche traccia si potrebbe ancora rilevare. Da me hanno toccato molti mobili e oggetti e hanno anche trovato qualche euro».
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