Lentiai, in cinque con tre pistole in gioielleria

Nella banda messicani, colombiani e anche un italiano Sono accusati di associazione a delinquere e altri furti

LENTIAI

Rapina di Lentiai: erano in cinque e avevano tre pistole. Chiuse le indagini sul colpo da 250 mila euro in gioielli e orologi del 24 settembre di tre anni fa: secondo la ricostruzione della Procura della Repubblica ad assaltare i due rappresentanti orafi di Sandrigo (Vicenza), Claudio e Sante Zaccaria, sono stati i messicani Raoul Roman Reyes Ordonez ed Elvis Solis Galindo, il colombiano e capobanda Nelson Dario Sierra Hurtado e il costaricense Alejandro Ramires, oltre al già conosciuto colombiano Wilson Robajo Paez, che era stato arrestato poco dopo dai carabinieri di Belluno e ha già patteggiato una pena a quattro anni e due mesi.

Grazie al basista friulano Ulderico Gizzo, che aveva fornito gli indirizzi delle vittime consultando abusivamente l’archivio nazionale dei veicoli al Dipartimento dei Trasporti di Udine, questi cinque membri di una banda da undici avevano potuto controllare e pedinare le due vittime. L’agguato è scattato la mattina di quel giorno di fine estate: Sierra Hurtado, detto “El Gordo” ha colpito con una bastonata in faccia Claudio Zaccaria, nel parcheggio della Gioielleria Pasa di Lentiai e, sotto la minaccia delle tre armi, i due rappresentanti sono stati costretti a consegnare due valigette con dentro campionari per 250 mila euro e una terza contenente documentazione contabile e quella della loro Volkswagen Passat usata per la fuga dai malviventi. I quattro dovranno rispondere in concorso di rapina e lesioni aggravate, oltre che porto abusivo di armi ed oggetti atti a offendere.

Fanno parte della banda anche i colombiani Paola Andrea Montoya Sepulveda, Jefferson Giovanny Ospina Hurtado detto “Gegè”, Nestor Alberto Chavez Carrero detto “Chavez”, Leonardo William Mora Cabrera detto “Gordo” e Diego Steven Perez Carrillo e tutti sono accusati anche di associazione a delinquere. Sette su dieci sono difesi da Mauro Gasperin e gli altri tre da Lise, Garlet e Monica Casagrande.

Carabinieri e polizia li hanno individuati durante le indagini su alcuni furti o rapine nelle province di Treviso e Vicenza e in Friuli dello stesso anno: furto di monili d’oro di valore non quantificato e 2 mila euro in contanti a due cinesi di Istrana; furto di un computer da un migliaio di euro e 700 euro ad altri due cinesi di Palmanova; furto di due biciclette da 4 mila euro ciascuna a due trevigiani di Asolo; rapina ai rappresentanti orafi Galliano e Renato De Nardi, alla Gioielleria Crespan di Oderzo; furto di un computer portatile, una videocamera, quattro borse, preziosi e 300 euro a due cinesi di San Fior; furto di monili in oro a Castello di Godego; furto di fotocamera, gioielli per 4 mila 900 euro e 29 mila euro a due cinesi di Thiene; furto di 3 mila 500 euro e gioielli ancora a cinesi ddella stessa città vicentina. Solo tentato un ultimo furto di nuovo ad Asolo. —

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