L’energia di Jovanotti alla Castelli 24h di Feltre: «Un evento splendido non potevo mancare»
Super affluenza ieri sera alla partenza per vedere l’ospite più atteso. «Feltre? Non c’ero mai stato, ho fatto un giro in bici, è bellissima»

«Feltre? Non ci ero mai stato. Ci ho fatto un giro in bicicletta ed è bellissima». In sella a una bicicletta Jovanotti si sete a proprio agio, ma sul palco non è da meno. Il pubblico della 24 Ore Castelli gli riserva il boato più forte. Non ha deluso Lorenzo Cherubini richiamando in largo Castaldi un super pubblico alla partenza. L’ospite di maggior spicco della manifestazione ciclistica si è reso protagonista di una serata memorabile, in cui sport e spettacolo sono divenuti un tutt’uno, regalando un momento divertentissimo sul palco qualdo è stata presentata la squadra “C’è da fare” capitanata da Paolo Kessisoglu, e poi impegnandosi sui pedali, dimostrando essere in eccellente forma fisica.
Il “Jova” è arrivato a Feltre alle 18, con il suo stile inconfondibile: tranquillo, in sella alla sua bicicletta, talento puro e per definizione un personaggio positivo, sempre pieno di energia. Tant’è che in oltre trent’anni di carriera non lo si è mai visto triste o senza un sorriso sulle labbra. Nemmeno stavolta: l’uomo, classe 1966, non ha infatti disdegnato autografi e selfie con i fan feltrini, appostati all’esterno dell’hotel in cui era alloggiato per accaparrarsi una foto con lui. Fresco del recente viaggio ad Aracataca, in Colombia, dove aveva intrapreso una pedalata di 3.500 chilometri, Jovanotti si è dimostrato pronto per la nuova sfida che lo attende sul circuito di 1850 metri della manifestazione.
«Sono pronto a rimontare in sella», ha confessato Jovanotti con un largo sorriso poco prima della partenza, «perché ad una manifestazione come la 24 ore Castelli non potevo assolutamente mancare. Un circuito di questo genere nel centro cittadino, dove ti puoi divertire stando accanto alla gente, non si trova da nessun’altra parte. Se dovessi usare una sola parola per definirlo direi che è semplicemente fantastico. Castelli rappresenta inoltre un’azienda storica e rinomata per il territorio bellunese se non sbaglio, il che rende la sfida ancora più avvincente. Nel Bellunese e direi anche nel mondo: vai in giro ovunque e ne senti parlare. Per me, tra l’altro, è la prima volta in questa città e proprio per questo vorrei lasciare un bel ricordo del mio passaggio a Feltre. Per tutti questi motivi ho accettato di venire fin qui».
Del viaggio in America latina, Jovanotti conserva un ricordo indelebile. «Consiglio a tutti di vivere un’esperienza simile» prosegue, «anche al popolo feltrino, perché viaggiare, non solo in bicicletta, rappresenta di per sé un qualcosa di entusiasmante che ti apre la mente e che ti lascia sempre qualcosa dentro. Il viaggio, che è visibile da chiunque su Raiplay è stata un’esperienza interiore che mi porterò sempre dentro».
Jovanotti non ha in programma concerti per l’estate, ma le idee sono tante: «Scrivere nuove canzoni, continuare a crescere e stare con la mia famiglia. E poi goderci i momenti belli, come quelli della 24 ore Castelli» aggiunge.
Jovanotti saluta Feltre con un grande abbraccio. «Ciao feltrini, siete meravigliosi». Alle 20 in punto, un’ora prima della partenza ufficiale, l’artista era già in sella con la sua squadra al completo per testare il circuito di gara, con la stessa voglia di un ragazzino. E al suo fianco la squadra al completo, pronti per dare battaglia, o come direbbe Jovanotti, con emozione e con “l’estate addosso” . Oggi dovrebbe fare qualche altro turno sui pedali.
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