L’elicottero recupera dieci persone isolate

LOZZO. L’orto di una casa in via Broilo non esiste più. Il rio Rin se l’è portato via, domenica sera, insieme a una grossa fetta di terreno. I danni più rilevanti del nubifragio che ha interessato Lozzo di Cadore nella tarda serata di domenica si concentrano nel cuore del paese, fra via Broilo, via Roma e via Ronzie. È qui che vivono le venticinque persone che hanno dovuto trascorrere la notte fuori casa, ospiti di alcuni parenti.
Le loro abitazioni sono vicine al Rio Rin, e per precauzione i residenti sono stati obbligati ad andarsene, quando si è capito che il pericolo di esondazione era reale. La notte più lunga gli abitanti di Lozzo l’hanno vissuta fra domenica e lunedì. Ieri hanno potuto fare ritorno nelle loro abitazioni. Altre dieci persone, invece, sono state recuperate ieri mattina: si trovavano in due baite in località Vialona, una frana ha interrotto la strada che porta alla frazione ma anche quella che conduce a Pian dei Buoi, e l’unica soluzione è stata il trasporto via cielo.
Ieri mattina i vigili del fuoco hanno fatto arrivare il Drago 82 da Mestre, che ha portato a valle tre persone (fra cui una donna di 80 anni), altre cinque sono state recuperate dall’elicottero dell’Elifriula. Due persone hanno scelto di andare a piedi, accompagnate dai vigili del fuoco. I quali sono stati molto impegnati da domenica a ieri: se il maltempo si è concentrato in tre ore, dalle 19 alle 22, per tutta la notte i pompieri hanno monitorato la frana con una fotoelettrica. Ma è stato solo con le prime luci dell’alba che i danni sono diventati visibili a tutti.
La Regione: interventi urgenti. I tecnici del Genio Civile hanno fatto un primo sopralluogo già nella serata di domenica. Ieri mattina si è aggiunto il direttore della struttura Michele Antonello, che ha predisposto l’avvio di alcuni lavori in somma urgenza. «Mi è stato fatto un primo quadro della situazione», spiega l’assessore veneto alla protezione civile Gianpaolo Bottacin, che ha seguito fin dai primi momenti l’evoluzione della frana in contatto telefonico con il sindaco di Lozzo. «In particolare per quanto riguarda l’erosione del tratto a valle del ponte che porta in paese, e che ha messo a rischio la stabilità di un’abitazione, stiamo predisponendo tutto il necessario per il ripristino dei luoghi in brevissimo tempo». Per quanto riguarda la strada che porta a Pian dei Buoi, dovranno essere svolti sopralluoghi accurati per capire quali interventi siano necessari per ripristinarla.
Temporali brevi ma violenti. Domenica sera nella zona sopra Pian dei Buoi si sono formati tre temporali nell’arco di mezz’ora. Il primo alle 18.50, ha raggiunto la massima intensità dieci minuti più tardi per poi spostarsi verso il Passo della Mauria. Il secondo si è formato alle 19.10, il terzo alle 19.25. Tutti e tre sono durati una decina di minuti e hanno scaricato al suolo grosse quantità di acqua. Difficili, però, da quantificare, perché le stazioni di rilevazione dell’Arpav sono a Auronzo e Domegge, e Lozzo è giusto in mezzo ai due paesi.
Allerta fino a oggi. La Regione ha diramato ieri pomeriggio un nuovo allerta meteo. Sarà in vigore fino alle 14 di oggi. Si tratta di “stato di attenzione per criticità idrogeologica sul bacino idrografico Alto Piave”.
I danni. Una frana ha interrotto la strada che porta a Pian dei Buoi. La pioggia inoltre ha ingrossato il Rio Rin, che scorre molto vicino alle case e che ha costretto il sindaco Manfreda a firmare, domenica sera, un’ordinanza per l’evacuazione di sette famiglie residenti in via Roma, Ronzie e via Broilo. Nel frattempo i vigili del fuoco, giunti in zona domenica sera con venti uomini da Pieve di Cadore, Belluno e Lozzo e otto mezzi, chiudevano al traffico il ponte di accesso al paese, sul lato verso Domegge. Ponte che è stato riaperto ieri nel primo pomeriggio. Restano da valutare ancora numerosi danni.
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