Le tracce deludono gli studenti bellunesi

BELLUNO. Costituzione e clonazione su tutti. Nel centro di Belluno, sono stati questi due gli argomenti ad andare per la maggiore nella prima prova della maturità 2018. Gettonatissima la tipologia D, che prendeva spunto dall’articolo 3 della Costituzione per parlare dell'uguaglianza formale e sostanziale nella Costituzione italiana. Piaciuto anche il saggio breve su Bioetica e clonazione, che prevedeva come documentazione un articolo di Focus, un estratto del libro “La bioetica in laboratorio” del filosofo Demetrio Neri e un paragrafo della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea. Un po’ più staccati, la solitudine, la creatività, massa e propaganda e l’analisi del testo, dove si chiedeva approfondimento di un brano de “Il giardino dei Finzi - Contini di Giorgio Bassani”. Pochissimi si sono avventurati nel tema storico legato alla cooperazione internazionale, con citazione di Moro e De Gasperi.
Sono stati 1.528 ieri gli studenti bellunesi tornati tra i banchi di scuola per affrontare lo step d’italiano. Oggi si replica con la seconda giornata, quella dedicata alle discipline d’indirizzo, lunedì la temuta terza prova. Poi via agli orali, ultimo ostacolo prima delle meritate vacanze.
Le tracce comunque non hanno convinto fino in fondo gli studenti del centro di Belluno. Patrick Soppelsa e Nicolò Viel del Segato si aspettavano «proposte migliori». Entrambi hanno optato per la tipologia B nell’ambito tecnico - scientifico. Clonazione dunque. «Ci sembrava la migliore, soprattutto per quanto riguarda le documentazioni a disposizione». Soppelsa e Viel frequentano l’indirizzo “Tecnologia dell’occhiale”, ed entrambi sono convinti di non proseguire gli studi. Nel frattempo oggi avranno sei ore per sviluppare un progetto di creazione o di un’occhiale o di un’asta. «Ma siamo abbastanza tranquilli, perché ci siamo esercitati parecchio nel corso dell’anno».
Già proiettate alla seconda prova pure Elena Barattin e Sharon Maltese dell’istituto Catullo, indirizzo liceo artistico. «Probabilmente saremo chiamate a creare un video promozionale o qualcosa di simile. A livello di tempistiche, abbiamo tre giorni di tempo: oggi, domani e lunedì«. Nel frattempo andato il tema. «Io mi sono orientata sulla clonazione», spiega la Barattin che ha già le idee chiare sul futuro. «Cambio ambito, perché ho deciso di tentare i test d’ingresso a lingue a Trieste e Venezia«. L’amica Maltese andrà invece all’Accademia delle Nuove Tecnologie a Verona. Intanto ieri ha sviluppato il saggio breve legato alla solitudine: «Aveva una serie di documentazioni interessanti».
Beniamin Ban, del Segato indirizzo informatico, ha redatto un articolo di giornale optando per “massa e propaganda”, che predeveva come documentazione un brano tratto dal saggio “Nemico e propaganda” dello storico Andrea Baravelli e dal libro “La politica” di Raffaella Sau. «Mi sembrava il più attuale», ci spiega. Il compagno di classe Manuele Daman ha optato invece per la creatività, «anche se mi aspettavo più argomenti dei giorni nostri come il razzismo oppure la privacy, specie dopo il caso Facebook».
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