Le immagini di Alessandra Masi per il decennale dell’Unesco

LA MOSTRA
Il decennale del riconoscimento delle Dolomiti come patrimonio dell’Umanità sarà solennizzato a Pieve di Cadore con una mostra fotografica che aprirà alle ore 11. 30 del 22 dicembre nella sala del Gran caffè Tiziano: “Dolomiti tra illusioni e realtà” il titolo dell’esposizione delle opere di Alessandra Masi (visitabile fino all’Epifania). La mostra è stata promossa dal Comune di Pieve, dalla Magnifica, dalla locale sezione del Cai, dal Soccorso alpino e dal gruppo Ragni di Pieve (con il patrocinio dell’Unesco) nell’ambito delle manifestazioni “Dolomiti di Tiziano”.
«Il comune denominatore della mostra», spiega la Masi, « è il nostro ambiente dolomitico con le sue acque, i suoi boschi, le sue montagne. Si articola attraverso alcune visioni pittoriche date dai riflessi nell’acqua che, mossa della brezza, mescola i colori ottenendo degli effetti irripetibili. Una sezione è riservata ad alcune foto dei piccoli fiori che impreziosiscono il nostro territorio per passare poi ad immagini più realistiche delle nostre montagne nei momenti più belli e suggestivi: quando le luci dell’alba e del tramonto esaltano le pareti rocciose, producendo quei colori caldi e in continua evoluzione caratteristici delle Dolomiti. Completano l’esposizione», aggiunge Masi, «le foto notturne che immortalano i cieli stellati ed alcuni eventi astronomici significativi ripresi al cospetto delle nostre montagne. Inoltre alcuni video con immagini e suoni saranno proiettati con l’intento di accompagnare il visitatore in un percorso emozionale e coinvolgente attraverso le bellezze del territorio. Non solo: la frequentazione dell’Associazione astronomica di Cortina è stata per me un passo importante che mi ha portato ad appassionarmi della conoscenza del cielo stellato. Una scoperta che mi ha portata anche ad inseguire e riprendere eventi astronomici quali le eclissi solari in Indonesia e in Oregon».
Alessandra Masi è nata a Pieve di Cadore e si dedica alla fotografia da una decina d’anni. Ha iniziato dedicandosi alla ricerca dei fiori spontanei e, allo stesso tempo, girovagando per le vallate dolomitiche si è innamorata del territorio dal quale si è ispirata per la ricerca della fotografia paesaggistica. —
V.D.
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