Le Dolomiti puntano sulla geologia
Progetto Unesco: rinvio al prossimo ciclo di valutazione dell'Iucn
BELLUNO. Ci vorrà ancora del tempo per una decisione dell’Unesco sull’inserimento delle Dolomiti nella lista dei luoghi riconosciuti come patrimonio mondiale dell’umanità. Le cinque province che hanno proposto la candidatura (Pordenone, Udine, Bolzano, Trento e Belluno) sono state invitate a «valorizzare maggiormente i valori estetici, geologici e in particolare geomorfologici delle Dolomiti, considerati di eccezionale valore universale». L’analisi completa è stata dunque rinviata. La decisione sulla candidatura era stata annunciata, all’inizio di quest’anno, entro la fine dell’estate. Ma a quanto pare bisognerà aspettare ancora del tempo. Ora i rappresentati delle cinque province che seguono l’iter si sono riuniti per fare il punto della situazione e per approfondire la valutazione dell’Iucn (Unione mondiale per la conservazione), cioè l’organizzazione internazionale non governativa che consiglia il comitato per il Patrimonio mondiale sulla selezione dei siti naturali da inserire.
L’Iucn aveva inviato i propri ispettori a visitare le Dolomiti e i siti proposti ancora nell’autunno del 2006. Era seguita una prima valutazione, con l’aggiustamento delle aree, raggruppate in «cuori» (cioè aree focali) più estese, e l’esclusione di alcuni territori, soprattutto nella fascia di confine, sui quali non esistono già forme di tutela (che è una delle condizioni poste dall’Unesco per approvare le candidature). Si punta dunque ora con decisione sugli aspetti geologici, essendo state escluse già inizialmente le caratteristiche culturali. Sotto il profilo geologico e morfologico le Dolomiti sono state considerate dall’Iucn «un laboratorio naturale grazie alla combinazione di diversi tipi di terreno e alle sue caratteristiche.
Tra queste sono da notare i frequenti ghiacciai, molti ad altitudini basse e come tali indicatori dei cambiamenti climatici nelle aree montuose», si legge in un comunicato della Provincia di Belluno. Le «potenziali ragioni di eccezionale valore universale» per il riconoscimento delle Dolomiti come patrimonio dell’umanità riguardano dunque «gli aspetti estetici, paesaggistici, e i valori geologici e geomorfologici», definiti «eccezionali» anche in rapporto ad altri territori di montagna nel mondo, alcuni dei quali già inseriti nel Patrimonio dell’umanità. L’analisi completa da parte del Comitato per il patrimonio mondiale resta comunque rinviata al prossimo ciclo di valutazione dell’Iucn. Nel frattempo i promotori della candidatura dovranno «valorizzare maggiormente» gli aspetti estetici e geomorfologici.
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