Le croci degli Schützen sul fronte

Livinallongo. Oltre 300 partecipano alla posa sulla linea della Grande Guerra

LIVINALLONGO. Oltre 300 schützen hanno partecipato nel weekend, tra Arabba ed il Passo Pordoi, alle cerimonie per la posa delle croci in ricordo dei loro caduti nella Grande Guerra. Un’iniziativa in contemporanea in diverse località lungo quello che era il fronte di guerra tra Austria, Ungheria e l’Italia e rientrava in un più ampio progetto voluto dalle compagnie del Tirolo del Nord del Sud e del WelschTirol (Trentino) chiamato “An der Front”. Ben 74 le croci posate tra lo Stelvio e la Carinzia nei luoghi dove gli schützen hanno combattuto. L’incontro in terra fodoma è diventato anche momento per rivendicare antiche radici storiche dei tre comuni ladini ex asburgici di Fodom, Col e Ampezzo con il Tirolo: «Idealmente voi fate ancora parte del Tirolo. Scandaloso che la politica vi abbia inserito nell’Euroregione Alpeadria invece che con l’Euregio Tirol – Alto Adige - Trentino» ha tuonato dal Passo Pordoi, il comandante degli schützen tirolesi Fritz Tiefenthaler. Ben 6 le croci, con la scritta in tedesco, ladino, italiano ed inglese «in ricordo dei nostri standschützen tirolesi» posate nel territorio fodom: sulla Edelweisstellung e nel cimitero di guerra del Valparola, sul Portavescovo, sul Jou de le Omblie e all’ossario militare germanico di Passo Pordoi. La due giorni è iniziata sabato, davanti alla chiesa di Arabba, dove il Priore dell’Abbazia di Stams (Innsbruck) ha tenuto una breve celebrazione prima che le croci venissero prese in consegna dalle varie “pattuglie” di schützen per essere portate e fissate nei luoghi stabiliti. Sulla Edelweisstellung (Valparola) un’ulteriore cerimonia con una messa bagnata da un violento temporale. Sabato sera i militari del 24. Jaegerbattalion di Lienz hanno illuminato le creste della Mesola. Le luci, con le altre accese lungo la linea del fronte, sono state fotografate dal satellite. Domenica il grande raduno all’ossario del Pordoi per la posa dell’ultima croce, dove sono arrivate numerose delegazioni di schützen dalla Öztal, Val Passiria, Pusteria, Val Badia e Val Gardena., Cortina. Località non a caso. Da lì provenivano gli schützen che han combattuto tra il Pordoi il Col di Lana e le Tofane. Dopo la sfilata sulle note della Banda da Fodom, davanti all’ossario la messa celebrata da monsignor Josef Haslwanner ed accompagnata dal Coro Fodom.

Lorenzo Soratroi

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