L’azienda agricola finisce a processo per turbativa d’asta

Alpago. L’imprenditore aveva vinto il bando per una malga Nella successiva ispezione mancavano le mucche
Di Gigi Sosso

ALPAGO. Le mucche richieste dal bando c’erano. Ma al momento dell’ispezione, dopo l’aggiudicazione della gestione di una malga, erano già state restituite al venditore, perché si era scoperto che non stavano bene. Un problema veterinario, che incideva sulla qualità del latte. Il titolare di un’azienda agricola dell’Alpago è stato rinviato a giudizio, ieri mattina, per turbativa d’asta dal giudice per le udienze preliminari Sgubbi, su richiesta del pubblico ministero Sartorello.

Il giovane è difeso di fiducia dall’avvocato Monica Casagrande, mentre Veneto Agricoltura, l’azienda regionale per i settori agricolo, forestale e agro-alimentare si è costituita parte civile, per chiedergli un risarcimento danni. La vicenda è dell’anno scorso e coinvolge in 26enne imprenditore agricolo di origine coneglianese, ma che si occupa da tempo di un’azienda agricola alpagota. Quando è stato pubblicato il bando della gara per la gestione di una malga a Lentiai, si è letto per bene tutti i requisiti richiesti, preoccupandosi anche dei 28 capi di bestiame previsti.

Ha anche fatto un investimento economico non indifferente, dal momento che non li aveva in azienda, ma poi ha scoperto che non stavano bene. Non gli rimaneva che restituirle, ma questo sarebbe successo proprio nel momento in cui Veneto Agricoltura ha disposto l’ispezione di verifica che tutto fosse in regola. Gli animali non c’erano più e il fatto era stato denunciato anche dal secondo classificato. Non solo quella malga non è stata assegnata all’imprenditore alpagoto, ma nei suoi confronti la procura della Repubblica ha chiesto il rinvio a giudizio, che è puntualmente scattato ieri mattina, nell’udienza preliminare davanti al gup, presenti entrambe le parti. La prima udienza del dibattimento è stata messa in calendario per il 19 settembre dell’anno prossimo, quando ci sarà l’udienza filtro, utile ad aprire il processo, sulla base delle liste dei testimoni presentate dal pubblico ministero, dalla parte civile e, naturalmente, dalla difesa. Seguirà tutto un calendario di altre udienze, fino alla discussione finale, con la sentenza di condanna o di assoluzione.

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