Lavoro e politica, sempre alla ribalta

L'esordio da «enfant terrible», in comune e poi in consiglio provinciale
 SANTA GIUSTINA.
La vita di Andrea Perot si è frantumata, a soli 43 anni, su una delle tante strade del suo percorso esistenziale iperattivo fatto di lavoro, a livelli dirigenziali, di impegno politico che lo ha visto sulla ribalta della scena comunale e provinciale, di passione sociale nei confronti della sua comunità di residenza e di appartenenza. Abitava a Carfai, nella casa paterna con la moglie e due bambini piccoli, e partiva spesso per il Friuli alla volta della Lu.Ve Group (che include anche la Sest di Limana) e della Friulintagli, dove era direttore delle risorse umane e dell'organizzazione. Ieri mattina aveva salutato il papà Marco, presidente della Famiglia ex emigranti Monte Pizzocco, e fra viaggio e lavoro, alle undici, era riuscito anche a mettersi in contatto con Fernando De Gan del circolo Acli di Santa Giustina per organizzare un ciclo di incontri sul mondo del lavoro. Era già stata concordata la data di inizio, l'8 aprile, così come il programma che assieme ai temi attuali della politica interna, avrebbe riservato uno spazio particolare all'orientamento dei giovani in cerca di impiego.  E Andrea Perot, già direttore risorse umane alla De Rigo, alla Friulintagli, e ora alla LuVe, avrebbe continuato a dare i suoi preziosi suggerimenti. Come aveva fatto lo scorso anno quando era stata messa a punto un'iniziativa analoga con alto gradimento fra i destinatari.  «Era così, il nostro Andrea», ricorda ancora incredulo il presidente Acli, Fernando De Gan. «Nonostante i ritmi di lavoro impegnativi, riusciva sempre a ritagliare del tempo da spendere a favore della comunità. E questo faceva di lui una persona di straordinaria generosità».  Animato da vera passione politica, fin dagli albori della sua carriera amministrativa, nel 1990, si era guadagnato il titolo di "enfant terrible" della scena santagiustinese. Ne sa qualcosa il sindaco di ieri e di oggi, Ennio Vigne che pur riconoscendone lo spessore, si era dovuto confrontare con la dialettica di questo giovanissimo consigliere, uscito dalla maggioranza per proclamarsi "indipendente" e per portare avanti senza vincoli le sue battaglie infuocate come quella sul Maserot, sulla paventata centrale termoelettrica Sondel, sul monopolio dell'unica farmacia del comune rispetto al quale aveva minacciato il ricorso all'Antitrust.  Andrea Perot aveva trascorso tre anni in Comunità montana feltrina e altrettanti come assessore in comune con il sindaco Tiziano Dal Pont, gestendo anche il referato al bilancio. Nel 1998 si era candidato al consiglio provinciale guadagnando lo scranno in rappresentanza dell'Intesa dolomitica (Lid). Il presidente della Provincia, Gianpaolo Bottacin esprime il cordoglio per la prematura scomparsa dell'ex consigliere: «Alla famiglia, ai parenti e a tutti gli amici di Andrea va l'abbraccio di tutta la nostra comunità. E' stato un uomo capace di spendersi per il bene del suo territorio, sia nel suo impegno a Santa Giustina che nel consiglio di palazzo Piloni».  Anche il coordinamento provinciale dell'Udc, a sostegno del quale Andrea si era candidato nella tornata provinciale del 2009, trasmette alla famiglia alcune parole di cordoglio. «Di lui ricorderemo l'instancabile impegno che ha portato avanti nel suo comune e in tutta la provincia come consigliere a palazzo Piloni, ma soprattutto il grande entusiasmo che lo animava». Sgomenti alla notizia della tragedia sono gli esponenti dell'associazione Bellunesi nel mondo che si stringono attorno al padre Marco e agli altri famigliari: «Andrea nato in Svizzera da famiglia di emigrati era generoso componente della Famiglia Monte Pizzocco cui portava il suo entusiasmo e il suo impegno». (l.m.)

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