Lavori in dirittura all’ex ospedale civile di Belluno

BELLUNO. Una squadra di operai diventa positiva al Covid e il cantiere si ferma. Si riorganizza il lavoro, si chiama la ditta che avrebbe dovuto entrare in servizio successivamente, nel tentativo di non perdere giornate preziose. Si lavora in apnea, sopra il parcheggio Caffi, dove Filù srl, la società di Roberto Chemello, sta per completare l’intervento di riqualificazione dell’ex ospedale civile.
La pandemia sta rendendo l’operazione più complessa, tanto che Chemello ha dovuto aggiornare gli impegni che si era preso con le attività che si trasferiranno nel nuovo polo commerciale. «Si è accumulato un ritardo di tre-quattro mesi rispetto al cronoprogramma originario», ammette il patron di Filù srl.

«Ma a maggio faremo le prime consegne agli affittuari». Ovvero la pizzeria La Fenice, l’estetica e parrucchiera Metamorphosis, il negozio di abbigliamento Sisley e quello di scarpe Peccolo. Quest’ultimo ha le vetrine tappezzate di manifesti che indicano una vendita promozionale per liberare il magazzino in vista del trasferimento da piazza Mercato al nuovo polo.
I titolari delle attività hanno una certa fretta: c’è chi ha il contratto di affitto in scadenza a fine aprile, chi aveva previsto di chiudere in maggio per trasferirsi. Il tempo stringe ma, assicura Chemello, i lavori sono ormai in dirittura d’arrivo: «A maggio faremo le prime consegne, in modo da dare il tempo agli affittuari di allestire i locali», spiega l’imprenditore.
«Abbiamo avuto dei ritardi nel cantiere a causa della pandemia: lo scorso anno abbiamo dovuto rimanere fermi per 55 giorni. Adesso dobbiamo fare i conti con gli operai che risultano positivi al Covid. Si lavora con grande disagio. Cerchiamo di rispettare gli impegni presi, ma se una squadra di operai si ammala non si può fare altro che aspettare. Oramai però non dovrebbero più esserci problemi».

In questi giorni gli operai stanno finendo i massetti all’interno della nuova palazzina. L’impiantistica è stata completata per il 90 per cento. «Stiamo terminando anche la piazza esterna, diciamo che siamo alle rifiniture ormai», continua Chemello. È finita anche la scalinata in pietra che permetterà di accedere al negozio Stimm, dentro la Banca d’Italia, dal retro, ovvero dal nuovo polo commerciale costituito da Palazzo Campedel (questo il nome scelto per il nuovo edificio che ospiterà le quattro attività commerciali e di servizi, appartamenti e uffici).
In estate, poi, nel primo blocco che si incontra accedendo al parcheggio Caffi si trasferiranno gli uffici di Giesse Gestione sinistri. Si parla di agosto.
Una volta ultimato il cantiere, finita la piazza pedonale e aperte le attività commerciali, sarà organizzata un’inaugurazione ufficiale. Ma solo quando l’emergenza sanitaria permetterà di festeggiare degnamente la conclusione di un lungo percorso, durato quasi vent’anni.
Restano solo due tasselli da incastrare per completare il puzzle. La riqualificazione della galleria ex Edison, uno dei punti di accesso al complesso (gli altri sono in via Caffi, via Loreto e dalla galleria vicino all’ex negozio Wind) e l’abbattimento del muro che aprirà un accesso anche a metà di via Psaro.
La galleria ex Edison è privata. «Ci sto lavorando», conclude Chemello, senza sbilanciarsi. «Sul muro in via Psaro, invece, deve intervenire il Comune. Penso che aprire un accesso in quella zona darebbe valore aggiunto anche a via Psaro, ma siamo in attesa». —
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi