L'attore Loris Tormen a «Letture d'autunno»

L’attore bellunese Loris Tormen
L’attore bellunese Loris Tormen
 
MEL.
Dopo il successo delle prime due serate, "La Democrazia" con Giorgio Dell'Osta e Matteo Dalle Grave e "Latte Macchiato" con Cristina Gianni e Ruggero Burigo, la rassegna "Letture d'Autunno" organizzata dall'amministrazione comunale di Mel si avvia ad conclusione in grande stile.  Sabato alle 21 in municipio, l'attore bellunese Loris Tormen presenterà una lettura teatrale del testo "Panchine: come uscire dal mondo senza uscirne".  Scrive l'autore: «La letteratura è piena di panchine perchè parla della vita della gente e la gente, sopra ogni cosa, aspetta, e aspettando gira a zonzo e si siede dove capita. Poi parla di panchine perchè quelli che scrivono, oltre ad aspettare e guardare anche più degli altri, hanno spesso una vita di frontiera, senza appartenenza. Le panchine, simboli della soglia, sottili frontiere tra dentro e fuori, oggi in via d'estinzione, come se la loro gratuità nel nuovo orizzonte del welfare fosse assolutamente da bandire. La panchina, dove si lascia libera la mente di vagare, divagare, passeggiare da fermo. La panchina è un luogo di sosta, un'utopia realizzata. E' vacanza a portata di mano. Sulle panchine si contempla lo spettacolo del mondo, si guarda senza essere visti e ci si dà il tempo di perdere tempo, come leggere un romanzo».  Loris Tormen, con la delicatezza e la profondità che il pubblico bellunese da tempo conosce ed apprezza, trasporterà lo spettatore in una dimensione ideale in cui la cultura della lentezza risalta come elemento di ricchezza, capace di rivalutare quello che, agli occhi dei più, è tempo perso, inefficienza. Un inno alla panchina, dunque, che da luogo simbolo del "cattivo" perditempo, diventa invece luogo dell'anima e della contemplazione.  Un filo sottile, ma ben saldo, lega i temi delle serate proposte: da una rappresentazione tra l'ironico ed il filosofico della "Democrazia" di Gaber, ad una rilettura del fenomeno della negritudine in "Latte macchiato", per terminare con una poetica ed a tratti ironica riflessione su quanto la società contemporanea, con la sua ansia di produttività e con il terrore nei confronti dei "non allineati, si dimostri a volte chiusa nella propria mediocrità.  Loris Tormen è attivo come attore e regista fin dagli anni Ottanta. Oltre a recitare e portare in scena vari lavori letterari e teatrali, dal 1991 tiene corsi di lettura espressiva e tecnica teatrale, rivolgendosi tra gli altri a persone disagiate: nelle carceri, con i tossicodipendenti e pazienti psichiatrici. (va.da.)

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