Lapo, da 50 anni il leader in lenti da presentazione

Campolongo. 40 milioni di pezzi all’anno e un fatturato che continua a crescere I titolari: «Il nostro segreto? Prezzi bassi e un buon servizio di pronta consegna»
Di Stefano Vietina

CAMPOLONGO. Dal capannone di via Noà, a Campolongo, escono ogni anno 40 milioni di lenti di presentazione, o demo-lenses, quelle lenti di cui vengono provviste le montature degli occhiali da vista, prima di essere sostituite poi da quelle graduate.

E sono queste lenti a fare di Lapo (acronimo che sta per Lavorazioni Artigianali Parti Occhiali) un colosso a livello internazionale, unico produttore europeo del settore.

Tanto che rifornisce tutti i big dell’occhialeria, e altre 200 aziende medio piccole.

La produzione avviene 24 ore su 24 dal lunedì mattina alle 8 fino al venerdì sera; a volte prosegue anche al sabato.

« La nostra azienda compie 50 anni», spiega uno dei tre titolari, Luigi De Donà, classe 1959, «e possiamo dire che non ha mai risentito della crisi dell’occhialeria perché strategicamente abbiamo sempre lavorato per le grandi aziende. Così ci siamo garantiti i volumi e non abbiamo perso clienti quando le piccole aziende di occhiali, a cui si rivolgevano i nostri concorrenti, sono scomparse con la crisi. Inoltre abbiamo automatizzato completamente la produzione, potendo in questo modo abbassare i costi, aumentare il livello qualitativo del prodotto, incrementare i volumi lavorando a ciclo continuo su 24 ore. Abbiamo anche creato un magazzino che ci permette di consegnare i vari prodotti (40 varianti, ndr) in tempo reale».

Come sono fatte le vostre lenti?

«La materia prima è il PMMA, Polimetilmetacrilato, che viene iniettato nelle presse. La forma della lente è standard, rotonda in diametro 73 mm., e gestiamo oltre 40 varianti in diametro, basi, e spessori (da 1,10 mm. a 3,00 mm., ndr), in funzione dell'occhiale su cui deve essere montata. Le aziende di occhiali poi le tagliano su misura e spesso le personalizzano con il loro logo».

Quanto costano?

«Paradossalmente la nostra fortuna è che abbiamo un prodotto di basso costo (pochi centesimi a pezzo, ndr), con grossi ingombri di stoccaggio; quindi non conviene andare a farlo fare in Cina, anche perché noi garantiamo, oltre alla qualità, anche un servizio in pronta consegna».

La Lapo è di tre soci: Luigi De Donà, suo cugino Francesco Da Rin Polenton (classe 1965) e Gianluigi Nardei (1962). Nel 1996 hanno raccolto l’eredità dello zio Angelo Da Rin Polenton (1940-2000) che aveva dato vita all'azienda, a Laggio, nel 1967. Dal 2001 la sede è stata spostata a Campolongo; quindici gli addetti occupati attualmente ed il mercato si sta progressivamente allargando in Francia, Germania e Sudamerica. Il fatturato 2016 ha raggiunto i 2,5 milioni, in crescita del 40% sul 2015.

«E stiamo crescendo anche nel 2017 perché abbiamo investito in nuovi macchinari».

Per fare che cosa?

«La specchiatura delle lenti da sole e i trattamenti antiriflesso su lenti da sole e di presentazione. Con le specchiature ormai facciamo il 40% del fatturato. Riusciamo a garantire le forniture nel giro di 48 ore, con la logica del just in time. Siamo unici in Europa: chi non vuole andare a rifornirsi in Cina viene a Campolongo».

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