Lamon, trovato morto vicino alla motofalciatrice

La vittima è Denis Stefani di Grigno, 54 anni, non dava notizie da un paio di giorni. Possibile malore, ma aveva un vistoso trauma: non si esclude l’incidente
Roberto Curto
La motofalciatrice in fondo alla scarpata vicino al sasso
La motofalciatrice in fondo alla scarpata vicino al sasso

Non dava notizie già da mercoledì e ieri sono stati attivati i soccorsi che purtroppo hanno fatto una triste scoperta: Denis Stefani, 54 anni, residente a Grigno, in provincia di Trento, è stato trovato senza vita nel prato che si era recato a sfalciare in località Baia, nella parte alta della frazione di Arina. L’allarme è stato attivato intorno alle 16 di ieri quando chi cercava di contattarlo al telefono continuava a non ricevere risposta.

Le cause del decesso non sono chiare, tant’è che la magistratura ha deciso di volere approfondire la dinamica disponendo una ispezione cadaverica che si dovrebbe svolgere domani. Se l’ipotesi del malore resta ancora valida, dopo le primissime verifiche cresce la probabilità che l’uomo sia incorso in un incidente con la motofalciatrice che stava utilizzando.

Ai soccorritori, infatti, non è sfuggito l’importante trauma sulla fronte di Stefani con il coinvolgimento a un occhio e la posizione dello strumento di lavoro, in fondo a una scarpata dove è presente anche un grande sasso. Saranno gli inquirenti a dovere fare chiarezza. Una possibilità è quella che Stefani si sia avvicinato alla scarpata, abbia perduto il controllo dell’attrezzo che potrebbe averlo trascinato giù per la scarpata. In questi secondi concitati l’uomo potrebbe avere sbattuto la testa contro uno spigolo dello stessa motofalciatrice o contro il sasso. Una dinamica che forse potrebbe essere stata innescata anche da un malore. Quella vistosa ferita alla fronte dovrà essere vagliata per vedere se è compatibile con l’ipotesi del malore o con l’ipotesi dell’incidente. Il decesso sembrerebbe risalire già al giorno precedente, quindi a mercoledì.

Di sicuro la macchina dei soccorsi si è attivata per verificare la situazione in un mix che coinvolto personale feltrino e della vicina provincia di Trento. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco volontari di Castel Tesino, i colleghi permanenti del distaccamento di Feltre, l’elisoccorso di Trento e una pattuglia di carabinieri.

Dopo che i sanitari hanno realizzato che Stefani era deceduto, si è cercato di fare chiarezza sulla dinamica. Ed è qui che la Procura di Belluno ha deciso di intervenire, disponendo che salma debba essere sottoposta a ulteriori accertamenti che avverranno nell’obitorio dell’ospedale di Feltre.

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