Lago di Alleghe: per la bonifica bisognerà riempire 40 mila camion

A Valle di Cadore per poter intervenire dovrà essere ricostruita la strada. A giorni il confronto tra i sindaci di Auronzo, Vigo e S. Stefano 



La grande pulizia. Non solo dei boschi, anche dei laghi. Da Alleghe a Santo Stefano, passando per Valle ed Auronzo. Un problema delicatissimo, che l’assessore all’ambiente e alla protezione civile Gianpaolo Bottacin sta perfezionando insieme ai sindaci. Si pensi che solo per la bonifica del bacino ai piedi del Civetta servirebbero 40 mila camion per trasportare chissà dove i 400 mila metri cubi di materiale, di cui il legname costituisce una parte molto marginale.

La vedete la strada “turistica” che attraversa l’Agordino occupata da centinaia di grossi automezzi al giorno, che magari rilasciano fango lungo il tragitto? Assolutamente no, sarebbe un disastro ambientale senza precedenti. Ecco, dunque, che Bottacin ha affrontato il delicato nodo con i sindaci di Alleghe e Cencenighe. «Nelle azioni di pulizia, ci siamo detti», riferisce l’assessore regionale, «dobbiamo tener conto della enorme volumetria di materiale da spostare. Ma questo potrebbe diventare utile in zone che ne potrebbero ricevere beneficio. Per cui i 400 mila metri cubi, anziché essere portati a valle, potrebbero rimanere ad Alleghe, spostandoli a Caprile, per costituire una difesa spondale in destra Cordevole, con un ripristino ambientale di tutta quella area che potrebbe trovare un potenziamento della destinazione turistica».

Secondo Bottacin, si avrebbe, quindi, una riduzione del rischio idraulico con un miglioramento ambientale senza subire il viavai di camion che attraversano tutta la vallata Agordina per mesi. «È solo una delle idee nate nel corso degli incontri che ovviamente vanno approfondite dal punto di vista tecnico e idraulico ma che potrebbero veramente consentirci di ridurre il rischio, migliorando nel contempo il nostro splendido ambiente dolomitico», afferma l’assessore.

«Se innalziamo di qualche metro la sponda destra del Cordevole», concorda il sindaco di Alleghe, Sirio De Biasio, «non solo mettiamo in sicurezza il territorio, ma potremmo anche realizzare la sospirata pista ciclabile, in un contesto ambientale davvero suggestivo». Il sindaco ha suggerito – e l’assessore ha subito raccolto l’idea – che la pulizia dei detriti non venga fatta solo nel lago, ma anche nel Cordevole, a Caprile. «Il materiale arrivato costituisce un grave problema di sicurezza, per cui l’alveo va rapidamente bonificato», afferma De Biasio. I progetti sono già in corso.

I laghi del Cadore

Allo stesso modo si dovrà provvedere per il lago di Valle di Cadore, dove però si pone l’esigenza di ricostruire la strada in parte franata. Tatiana Pais Becher, sindaco di Auronzo, è già in contatto con l’Enel per il suo bacino. «C’è un problema di alleggerimento dell’alveo dell’immissario, a nord, che si è alzato di un metro con tutti i sassi e i detriti trascinati a valle. Di questo è preoccupato, ad esempio, il gestore di un campeggio», spiega Pais Becher. «A ridosso della diga di Santa Caterina», aggiunge, «c’è del legname da raccogliere».

I tronchi continuano a galleggiare nel bacino idroelettrico al confine tra Auronzo, Santo Stefano e Vigo. A giorni si terrà un incontro fra i tre sindaci e, poi, con l’Enel. È stata resa agibile la strada di ingresso e, quanto prima, inizierà lo sgombero della “diga di legno”, tanto è coperta. Sindaci ed Enel dovranno decidere dove stoccare gli schianti. Problemi di risorse non ce ne dovrebbero essere.

«I fondi che ci ha destinato il governo devono essere spesi presto e bene. E non basta ripristinare la situazione che c’era prima del 29 ottobre. Dobbiamo approfittare per migliorare la situazione idrogeologica e ambientale», afferma Bottacin. «Infatti nell’atto di assegnazione dei fondi c’è scritto che dobbiamo migliorare la resilienza dei territori. Per cui, dopo aver rimborsato i privati dobbiamo intervenire con ripristini ambientali migliorativi. L’opportunità c’è e noi dobbiamo saperla cogliere. E così nel corso dei vari incontri con i sindaci abbiamo avuto modo di entrare anche nel merito di alcune questioni» . –



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