Lago del Mis vuoto, la protesta del Parco

In questa estate di grande siccità il lago del Mis, all’interno del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, è stato quasi completamente svuotato. Per l’Ente Parco si tratta di una grave crisi ambientale di cui ha voluto mettere a conoscenza, con una nota, l’Autorità di Bacino del fiume Piave, le segreterie regionali per l’ambiente e per le infrastrutture, le province di Belluno e di Treviso, il Ministero dell’Ambiente, il Consorzio Bonifica Piave e l’Enel.
Nella nota si evidenzia che il lago non solo è incluso nel perimetro dell’area protetta, ma fa anche parte della rete Natura 2000, istituita dall’UE per tutelare habitat e specie in pericolo di estinzione. Lo specchio d’acqua, pur essendo di natura artificiale, costituisce un ambiente di pregio del territorio bellunese sia dal punto di vista paesaggistico che naturalistico e ospita specie tutelate anche dalla normativa europea, come la trota marmorata e lo scazzone. Inoltre il lago rappresenta uno dei pochi siti italiani di nidificazione dello Smergo maggiore, una grossa anatra che normalmente nidifica nel nord Europa. L’Ente Parco inoltre sottolinea la necessità, già segnalata in passato, di un’attenta analisi del bilancio idrico dell’ intero bacino del Piave, che include numerosi corpi idrici inclusi in diversi siti Natura 2000. Per il Presidente del Parco, Benedetto Fiori, chiede un incontro con le amministrazioni comunali della provincia di Belluno «per mettere mano - scrive - e risolvere definitivamente un problema che da troppi anni affligge i nostri territori, che ogni estate vengono depredati dell’acqua, lasciando spettri fangosi al posto dei laghi».
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