«L’accordo non fermerà il referendum»
Pezzei: Galan e Dellai hanno firmato solo un’intesa finanziaria
LIVINALLONGO.
L’accordo di cooperazione firmato a Recoaro Terme tra Veneto e Trentino non fermerà la voglia di secessione dei tre comuni ladini storici. «Le nostre ragioni per andarcene sono legate principalmente alla storia ed alla cultura», ribadisce il sindaco di Livinallongo Gianni Pezzei, che non era presente alla firma del protocollo sancito l’altro ieri da Galan e dal governatore trentino Dellai.
Il Comune di Livinallongo è l’unico a confinare con entrambe le province autonome. Di fatto rientra quindi tra i dodici comuni bellunesi che si affacciano sul Trentino ed inseriti nell’intesa sottoscritta a Recoaro, con la quale Regione Veneto e Provincia di Trento intendono collaborare in settori importanti come lo sviluppo locale, istruzione e formazione, sanità, infrastrutture e reti di trasporto, cultura e alta formazione, per la crescita ed il sostegno ai comuni confinanti. Un fondo che dovrebbe essere finanziato con venti milioni di euro. Ma solo per tre anni.
«Ero a Venezia per questioni urbanistiche del Comune», spiega il sindaco, «ma non ci sarei andato comunque. Con i comuni di Cortina e Colle S. Lucia abbiamo intrapreso una strada, che è quella del referendum. Pertanto noi puntiamo decisamente sull’Alto Adige. L’accordo che hanno stipulato Galan e Dellai è puramente finanziario. Noi abbiamo una realtà diversa, una storia ed una cultura particolare. Lamon ad esempio non può vantare un’aggancio culturale forte con l’Altro Adige come il nostro. La sua scelta di andare di là è puramente economica. A Recoaro non ci sono andato per coerenza. È un preciso accordo preso con Cortina e Colle, anche se loro non confinano con il Trentino. Non volevo che si potesse speculare sulla mia presenza dicendo “eccoli che si presentano solo per i soldi come gli altri”».
«Credo», spiega ancora Pezzei, «che non dobbiamo andare a mendicare niente di là. Cortina è “grassa”. Noi fodomi abbiamo sempre avuto il nostro orgoglio. Per noi contano i legami storici».
Ma se arrivasse qualche euro? «Se ci propongono rapporti di collaborazione ben vengano. Ho chiesto di avere tutta la documentazione dell’accordo per studiarmela. Ho una gran stima di Dellai, soprattutto per la sue ampie vedute», continua il sindaco, «Galan vuole chiudere i confini. Lui invece dice: “parliamone”». Che ne pensa di questo accordo? «Credo sia una porta che si apre. Ci sono degli aspetti positivi». Durnwalder però la porta l’ha tenuta chiusa. «Sì, a dare soldi ai comuni confinanti con il Trentino. Ma per noi... Ne parleremo quando lo incontreremo con la Consulta ladina per spiegare le ragioni del referendum alle due Regioni».
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