La valle scommette sulla sinergia

SEREN DEL GRAPPA. La notizia della visita di Durnwalder ha suscitato la curiosità e l'interesse di molte personalità del territorio. Una quarantina di persone ieri mattina hanno incontrato il presidente nella cantina dei De Bacco a Rasai, una ventina lo hanno poi seguito fin dentro il cuore della valle di Seren, scambiando qualche battuta e condividendo infine un buon pranzo nel ristorante di Pian della chiesa. «Siamo contenti di ricevere il nostro presidente morale», ha affermato il presidente del Bard Moreno Broccon, «speriamo che questa visita serva a stimolare, in questo periodo di riforme istituzionali, la concessione dell'autonomia alla provincia, per legarla ad un'area alpina e dolomitica omogenea». «Bolzano, come anche Trento, sono l'àncora di salvataggio del nostro territorio», ha aggiunto il vicepresidente Silvano Martini. «Ci sono state grandi aperture a collaborare con noi e dobbiamo coglierle subito», ha sottolineato Andrea Bona, referente del movimento “Belluno autonoma” nella vallata feltrina, «anche per quanto riguarda i fondi Brancher». Durnwalder ha affrontato marginalmente la questione sostenendo, come ha fatto in altre occasioni, che «quei soldi vanno dati ai comuni confinanti con le province autonome». Alla domanda se la quota attesa da Bolzano di 40 milioni di euro, da cui dipende il destino di progetti anche feltrini, sarà mai svincolata, il presidente ha risposto: «Vediamo con il prossimo governo».
«Questa giornata è stata frutto di un anno di lavori molto intenso», ha affermato il presidente della fondazione Val di Seren Unterfrauner, «gli esperti venuti a visitarci hanno già qualche idea su come collaborare per il nostro progetto di riqualificazione del territorio. Non sono venuti qui con le borse di soldi o per mettere lo zampino, ma per condividere idee, contatti e competenze. Bisogna ripartire dagli interventi agricoli, come i vigneti o i frutteti, per arrivare a un programma di rilancio turistico».(f.v.)
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