La terza elementare al Muse la gita è in modalità virtuale

VIGO
La scuola non si ferma e, nell’ambito della didattica a distanza, la terza elementare di Vigo ha partecipato ad un’uscita virtuale che dal paese cadorino ha portato alunni e docenti a visitare il museo della scienza di Trento. Un’esperienza molto particolare e unica nel suo genere che i bambini hanno vissuto con molto entusiasmo.
Gli alunni, accompagnati dalle insegnanti Caterina Piazza e Donatella Nozze, sono partiti dunque con grandi aspettative verso Trento per visitare il Muse, progettato dal famoso architetto Renzo Piano e luogo ideale per far scoprire le meraviglie che la scienza può offrire. Un’uscita frutto di un’attenta programmazione. Alcuni giorni prima infatti le insegnanti avevano inviato ai genitori il programma della giornata ed il modulo di adesione. Gli alunni, collegati dalle loro abitazioni tramite la piattaforma Google Meet, tutti provvisti di cartellino di riconoscimento, zainetto e abbigliamento sportivo hanno iniziato il loro viaggio grazie a Google Maps dalla piazza Sant’Orsola di Vigo. Qui si è svolto l’appello che ha aperto la giornata, con i bambini emozionati e felici di affrontare questa nuova e inusuale esperienza. Lungo il tragitto verso Trento è stata effettuata anche una breve tappa a Longarone in ricordo delle vittime del Vajont, un gesto particolare visto che la scuola elementare di Vigo è proprio dedicata al ricordo degli scomparsi in quella tragedia.
Una volta arrivati a Trento è stato effettuato un tour virtuale dell’intero museo con la visione di alcuni video esplicativi sui dinosauri e sul mondo della preistoria. Arrivata l’ora di pranzo, tutti collegati in videoconferenza, i partecipanti hanno mangiato insieme un panino o uno snack commentando quanto era stato visto.
Al rientro, come nelle normali uscite didattiche, le insegnanti hanno riconsegnato i bambini ai genitori, tutti presenti e in attesa.
Una giornata difficile da dimenticare per gli alunni che hanno partecipato con gioia, curiosità e grandi aspettative emozionando i loro genitori e le insegnanti.
Un tentativo di ritorno alla normalità nonostante il periodo difficile che ha costretto il mondo della scuola ad adeguarsi in fretta alla didattica a distanza. —
luca de michiel
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