La tassa di soggiorno aumenta e finanzia la promozione turistica

Belluno. L’informazione è stata fatta, ora si punta sulla promozione. Il Comune avvia la fase 2 del rilancio turistico della città e aumenta l’imposta di soggiorno per reperire i fondi necessari. Lunedì in giunta sono state approvate le nuove tariffe della tassa che pagano i turisti per dormire nelle strutture ricettive. Sono aumentate quasi tutte, ma si è scelto di agevolare la montagna eliminando l’imposta per i rifugi, che fino a quest’anno hanno versato un euro per ogni notte trascorsa da ciascun turista nelle camere, abbassando quella per i campeggi di venti centesimi e mantenendo invariata l’imposta per le strutture dell’ospitalità diffusa.

«Lo avevamo annunciato in campagna elettorale: dopo aver consolidato la crescita di arrivi e presenze turistiche ora passiamo alla fase due», spiega il sindaco, Jacopo Massaro.

L’aumento dell’imposta di soggiorno, stima Palazzo Rosso, permetterà di avere a disposizione una cifra aggiuntiva fra i 40 e i 50 mila euro. «Ad oggi il gettito è di 140 mila euro», spiega l’assessore al turismo, Yuki d’Emilia. «La metà è stata usata per sostegno alle iniziative per Natale. Circa 45 mila euro sono stati impiegati per gli uffici turistici in piazza Duomo e sul Nevegal, la parte rimanente per iniziative culturali, per le navette per il Nevegal, per la quota di adesione alla Dmo. Aumentare l’imposta di soggiorno, che rimane comunque bassa se paragonata ad altre città simili alla nostra, ci permetterà di investire più risorse senza gravare sui residenti». L’imposta, infatti, viene pagata dai turisti e “girata” dai gestori delle strutture ricettive al Comune.

Queste le tariffe (fra parentesi quelle applicate dal 2015 ad oggi) che saranno in vigore dal 1° aprile 2020: hotel 4 stelle 2,50 euro (2 euro), tre stelle 2 euro (1,50), due stelle 1,50 (1,40), una stella 1,20 euro (1); affittacamere e locande 1,20 euro (1); case per le vacanze 1,20 euro (1); residence 1,20 euro (1); bed and breakfast 1,20 euro (1); rifugi zero; campeggi 0,80 (1); locazioni turistiche 1,50 euro (0,80); ospitalità diffusa 0,80 (invariata); attività agrituristiche 1,20 euro (1).

«Il maggior gettito sarà investito per potenziare l’ufficio turistico», continua d’Emilia. «Vanno ampliati gli orari di apertura ed è necessario che i due uffici in piazza Duomo e sul Nevegal lavorino in maniera coordinata sulla promozione, perché il Nevegal è il colle della nostra città». Infine si punta a potenziare la comunicazione anche digitale e ad entrare in circuiti internazionali per la promozione. —

A.F.

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