La Stua resta all’asciutto per “aiutare” il Caorame

CESIOMAGGIORE. Capita di rado di vedere il lago della Stua senza invaso, cioè a secco. E la cosa non è sfuggita quando è stato inaugurato il percorso naturalistico attorno a quello che doveva essere...

CESIOMAGGIORE. Capita di rado di vedere il lago della Stua senza invaso, cioè a secco. E la cosa non è sfuggita quando è stato inaugurato il percorso naturalistico attorno a quello che doveva essere uno specchio d'acqua da cartolina e da qualche settimana non lo è più. In sostanza, il lago è stato “svuotato” per permettere ai sommozzatori di operare in sicurezza quando Enel produzione, che ha in gestione La Stua e l'annessa centrale di La Guarda, inizierà i lavori in programma già da qualche anno. Ormai, acquisiti tutti i pareri di competenza (Genio civile, Ente Parco e Comune di Cesio), è diventata questione di giorni. Si tratta di realizzare una piccola paratoia sul fondo della diga in modo da poter garantire il minimo deflusso vitale al torrente Caorame senza utilizzare, come avviene ora, la paratoia di fondo della diga stessa. Il Genio civile infatti pretende che lo scarico di fondo resti sempre chiuso e non aperto di pochi centimetri, per non risultare compromesso in caso di effettiva necessità, in caso cioè di eventi di piena significativi o viceversa di vuotamenti straordinari. A intervento finito, il rilascio avverrà dunque tramite un piccolo by-pass che resterà sempre aperto in modo da garantire una portata congrua al Caorame nel tratto che va dal piede della diga fino all'innesto sul torrente dell'acqua scaricata dal troppo pieno dell'acquedotto.

I lavori di cantiere sono già stati fatti, compresa la stradina provvisoria in sponda sinistra che permette di raggiungere il tampone della diga con mezzi pesanti. E gli interventi potranno essere terminati solo con il serbatoio completamente vuoto.

A differenza di altri serbatoi artificiali ben più capienti tipo Corlo, Mis e Santa Croce, quello di La Stua non ha obblighi irrigui né obblighi di riduzione di livello ai fini della laminazione degli eventi di piena. Per cui la sua regolazione, che avviene ogni settimana, è continua e costante nel tempo. Così, si dice da Enel, l'energia prodotta è “pregiata” in quanto La Guarda produce nelle ore importanti del giorno, quando il lago cala, e si ferma di notte, nei festivi e nei prefestivi, quando viceversa il lago cresce.

Enel produzione ha dovuto richiedere tutti i permessi del caso coinvolgendo più enti. Come è noto, infatti, nel 2009 i laghi che ricadono interamente su un territorio, in questo caso Cesio, sono di competenza dei Comuni. E sempre nel caso specifico, è imprescindibile il parere dell'Ente Parco. Per quelli intercomunali, invece, interviene d'ufficio il Genio civile. (l.m.)

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