La sezione Cai di Pieve ricorda Ignazio Piussi a 10 anni dalla morte

PIEVE DI CADORELa figura di Ignazio Piussi, uno scalatore, grande amico del Cadore, che ha dedicato la vita alla montagna, sarà ricordato stasera alle 20,45 in Magnifica a 10 anni dalla scomparsa....

PIEVE DI CADORE

La figura di Ignazio Piussi, uno scalatore, grande amico del Cadore, che ha dedicato la vita alla montagna, sarà ricordato stasera alle 20,45 in Magnifica a 10 anni dalla scomparsa. Organizzatori della serata (che rientra nel l programma “sulle Dolomiti di Tiziano”) sono la sezione pievese del CAI, della quale lo scalatore era socio, il gruppo Ragni di Pieve, la Magnifica e l’amministrazione comunale. Piussi era nato nella Val Rancolana, in Friuli, nel 1935. Dotato di un fisico naturalmente portato allo sport, pratica inizialmente il salto dal trampolino e lo sci da fondo. Le sue prime esperienze alpinistiche avvengono ancora da ragazzo e, nel 1954-1955, apre con scarsissimi mezzi le prime vie sulle pareti nord del gruppo del Mangart, che contornano i laghi di Fusine, raggiungendo il sesto grado in arrampicata libera, il massimo per quei tempi. A vent’anni compie la prima ripetizione della via Lacedelli alla Cima Scotoni, in quel tempo considerata la più difficile delle Dolomiti.

Negli anni successivi gli impegni lavorativi gli impediscono un’attività continuativa ad alti livelli. Nel 1968-1969 Piussi partecipa alla prima spedizione antartica organizzata dal CAI-CNR nella Terra della regina Victoria. In totale isolamento, assieme a Marcello Manzoni, Piussi sale otto cime in ventun giorni, trascinandosi dietro su slitta il necessario a garantirsi l’autosufficienza.

Nel 1975 partecipa alla spedizione italiana alla parete sud del Lhotse, guidata da Riccardo Cassin, quindi si ritira dall’attività. Negli anni successivi Piussi ritorna a vivere nella sua casa natia a Piani; poco conosciuto fuori dal Friuli, era invece molto apprezzato in Cadore.

La storia di Piussi viene ripresa da Nereo Zeper, regista della Rai, nel libro “Ladri di montagne”: la sua attività alpinistica lo pone infatti tra i grandi del periodo 1950-1970. Piussi morì a Gemona nel giugno 2008. —

V.D.

BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi