La scomparsa di Armando Bettiol cospiratore a Villa Gaggia

BELLUNO.
Una benedizione nella cappella del cimitero di Prade, domani alle 16, per dare l'ultimo saluto ad Armando Bettiol, che si spento improvvisamente a 87 anni. Titolare dell'agenzia Agip a Belluno, ha fatto parte dell'Aci con vari incarichi, e attualmente ne era ancora consigliere. Fratello di Tullio Bettiol, scomparso qualche tempo fa, anche Armando ha avuto un ruolo importante nella Resistenza. Fu infatti uno dei protagonisti dell'attentato mai realizzato a Villa Gaggia, alla periferia di Belluno, durante l'incontro tra Hitler e Mussolini, il 19 luglio del 1943. Erano state nascoste due casse di bombe a mano che dovevano essere lanciate dal reparto degli alpini che doveva fare il picchetto d'onore ai due dittatori. Poi gli alpini vennero sostituiti dalle camicie nere o forse arrivò un contrordine dai partiti antifascisti, che avevano previsto un altro modo per defenestrare Mussolini, come infatti accade solo pochi giorni dopo. Fatto sta che l'attentato non venne messo in atto. Tra i protagonisti della cospirazione c'erano Ernesto Tattoni e appunto Armando Bettiol, giovani azionisti, e il comunista Nino Piazza. Un attentato che avrebbe potuto cambiare le sorti della guerra.
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