La rabbia dei residenti per i lavori a Cesa di Limana: «Uno scempio per la piazza»

Il capofrazione è il portavoce del malcontento dei residenti: «Nessuno ci ha avvisati e c'è scarsa attenzione per pedoni e ciclisti»
Una veduta dei contestati lavori sulla piazza di Cesa di Limana
Una veduta dei contestati lavori sulla piazza di Cesa di Limana
 LIMANA.
Mai come in questi giorni la piazza di Cesa di Limana è stata così animata. A riunire i residenti nella frazione è l'intervento cominciato giovedì scorso per la realizzazione di un marciapiede, una piazzola ecologica, un'area gioco per bambini e una pensilina per la fermata della corriera. Quello che per anni è stato un intervento atteso dagli abitanti di Cesa è diventato però motivo di rabbia, dolore, amarezza, ma soprattutto delusione.
 La popolazione accusa gli amministratori di «mancanza di rispetto e indifferenza» verso i residenti, che non solo non sono stati coinvolti, ma non sono stati nemmeno informati dell'inizio dei lavori. Nessuna ordinanza, nessuna comunicazione ufficiale: solo il via-vai di mezzi, i materiali nella piazza, lo scavo che ha preso il posto del muretto di sassi e ciò che rimane del grande albero accanto alla fontana, presenza gradita in un luogo di incontro per bambini e anziani.  «Nonostante le richieste di visione e discussione del progetto da me avanzate, non vi è stato il minimo rispetto per le persone che abitano e frequentano questo luogo», spiega il capofrazione Michele Cervo, che solo lunedì pomeriggio è riuscito finalmente a vedere il progetto e a confrontarsi con il sindaco Mario Favero. Su richiesta di Cervo, nei prossimi giorni il sindaco incontrerà i cittadini di Cesa per illustrare anche a loro il progetto e, soprattutto, per dare spiegazioni su quanto sta accadendo in un luogo che è di interesse pubblico. Il tratto di strada interessato dai lavori conduce, infatti, al viale che attraversa il parco di Villa Piloni e rappresenta uno dei tratti pù suggestivi della ciclabile, una passeggiata apprezzata non solo dai limanesi.  Tra le preoccupazioni maggiori, vi sono la gestione del cantiere e la «scarsa attenzione riservata alla sicurezza di chi percorre la strada a piedi, in bici o in auto», come sottolinea il capofrazione. A lui si sono rivolti numerosi cittadini per avere spiegazioni ed esprimere il proprio disappunto di fronte allo «scempio che ha snaturato la piazza», ma soprattutto per poter illustrare timori e preoccupazioni (raccolti nella lettera che Cervo ha presentato al sindaco) al responsabile dei lavori pubblici e allo Spisal. Nel documento si chiede, inoltre, di «chiarire l'eventuale presenza di vincoli paesaggistici o ambientali" e di considerare anche "l'aspetto morale e sentimentale" della vicenda».  Mentre tutta la frazione si prepara a festeggiare questa sera i santi patroni Pietro e Paolo, con la messa e un momento di aggregazione, tra i cittadini è sempre più forte la sensazione di «essere stati trattati come ospiti in casa propria». I lavori a Cesa sono solo uno degli interventi di adeguamento degli spazi pubblici urbani previsti dall'amministrazione Favero, che rientrano fra le "misure anticrisi del governo veneto a sostegno della ripresa economica" e hanno già suscitato diverse polemiche.

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