La passione per il gelato non conosce la crisi

Inaugurata la 54esima edizione della fiera più dolce con ospiti eccellenti Padrin agli artigiani: «Questa è la vostra casa». Ma i problemi nel settore non mancano
Di Enrico De Col

LONGARONE. «I 54 anni di storia della Mig sono 54 anni di storia del Veneto». Sono parole di orgoglio quelle del presidente della Regione Veneto Luca Zaia all’inaugurazione della Mig di Longarone. Arrivata alla 54° edizione la Mig conferma ancora una volta di essere il punto di riferimento per il settore del gelato artigianale italiano e internazionale, che non conosce crisi. «Ringraziamo i tanti amici gelatieri – ha detto il sindaco di Longarone Roberto Padrin – che sono qui per fare della Mig la loro casa. Continua così il rapporto di amicizia e unità d'intenti che è da sempre la forza di questa manifestazione. Voglio fare una menzione per il 50° anniversario del Vajont, ricordato con una mostra all'ingresso».

Bilancio entusiasta da parte del presiedente dell'ente fiere Oscar De Bona: «Siamo all'altezza delle migliori aspettative, grazie anche ai 200 espositori, alcuni ormai storici, altri nuovi. Sono rappresentati 40 paesi, con ospiti anche dal Brasile, Cile e la Russia e un rapporto particolare rimane quello con la Germania. Per i gelatieri e le aziende produttrici questa è una concreta occasione di arricchimento perché siamo dotati di un panorama espositivo a 360 gradi, frutto del lavoro dei nostri operatori». I numeri restano eccellenti: «Ogni anno il fatturato del mondo del gelato ammonta a 2,5 miliardi, così come il consumo di 380 tonnellate: segni un settore che non conosce crisi», prosegue De Bona. «Quest'anno continuano a proporre premi e concorsi e le assemblee dei gelatieri dei vari paesi, facendo diventare la rassegna il salotto del gelato artigianale italiano».

Ma le problematiche per i gelatieri che tornano in Italia non mancano, come spiega Milena Piasenti del direttivo Abm: «C'è il rischio della doppia imposizione fiscale, e la circolazione per chi ha la targa tedesca è un problema. Chiediamo attenzione e semplificazione burocratica per questi nostri italiani all'estero».

Tocca al presidente Zaia incoraggiare il settore: «I gelatieri sono un orgoglio perché hanno portato in tutto il mondo la loro passione e creato lavoro. Bisogna fare attenzione alla contraffazione e alle norme europee che pretendono di toglierci l'invenzione del gelato artigianale. La Regione è sempre al vostro fianco, anche per le infrastrutture: non è infatti abbandonato il progetto di autostrada. Per i disoccupati l'opportunità è anche nelle gelaterie, a patto però di fare la gavetta». La chiusura è del ministro dello sviluppo economico Flavio Zanonato: «Ricordo da ragazzo quando ho lavorato da studente per una fabbrica di gelati industriali. A Padova i migliori gelatieri rimangono gli zoldani. In questa fiera si vedono cose fantastiche e si respira una bella atmosfera nonostante il periodo di crisi economica e produttiva che affligge l'Italia e di cui pian piano ci stiamo occupando con il governo. Nel mestiere del gelato sono già inclusi gli ingredienti vincenti a cui tutti dobbiamo puntare: passione, tradizione e innovazione».

Infine la consegna dei premi: il 18° riconoscimento dei mastri gelatieri va a Donata Bergman con la gelateria “Il maestrale”di Santiago del Cile e a James Colerdige che ha un'attività a Vancouver in Canada. Il 1° premio innovazione va alle ditte Ifi di Pesaro per uno speciale banco a chiusura ermetica e Babbi di Cesena per un ingrediente del gelato salato. La ditta Marcagel viene premiata per i 20 anni consecutivi come espositore mentre Giovanni Panciera consegue il nuovo premio “Air Dolomiti” per i 30 anni di attività in Baviera.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi