La mtb, nuova frontiera per guide alpine e accompagnatori di mezza montagna

NUOVE FRONTIERE
Guide alpine, maestri di sci ed accompagnatori di media montagna strizzano l’occhio alla mountain bike.
Il boom della bicicletta sulle Terre alte registrato in maniera vertiginosa durante l'estate ha indotto queste tre figure professionali a rivedere quelle che fino a ieri erano le proprie specificità. In quest’ottica va inquadrato il corso di aggiornamento cui hanno partecipato nei giorni scorsi alcuni membri del collegio Veneto “guide alpine e accompagnatori di mezza montagna”; corso dedicato alla mtb e ospitato a Cortina nella nuova struttura dedicata all’arrampicata sportiva. Dal canto loro, i maestri di sci seguiranno analogo percorso in sinergia con la Federazione italiana ciclismo, come annunciato qualche tempo fa dallo stesso presidente Fci, Renato Di Rocco.
Intanto una trentina tra guide alpine e accompagnatori di media montagna si sono radunati per una due giorni full immersion suddivisa tra pratica e teoria. La prima giornata é stata dedicata alle principali tecniche di pedalata, principalmente su terreni sterrati sia in discesa e sia in salita. Nel secondo giorno, invece, spazio alla teoria con particolare attenzione rivolta alla meccanica.
«Il cicloturismo in montagna oggi rappresenta un volano formidabile per il turismo, e questo ha spinto molte categorie professionali a modificare sensibilmente la propria offerta», racconta Edi Pompanin, accompagnatore di media montagna di San Vito, «oggi una guida alpina o un accompagnatore di media montagna, dopo essersi specializzato nella guida di una mountain bike, è in grado di presentare al turista un pacchetto completo che spazia dal trekking alla pedalata fino all’arrampicata. In tanti quest’estate si sono dilettati in varie discipline nell’arco della stessa giornata: c’è infatti la possibilità di raggiungere un luogo dedicato all’arrampicata oppure un sentiero in quota attrezzato direttamente in bici grazie all’ausilio di una e-bike. La si lascia prima di intraprendere l’arrampicata e poi, una volta terminata, si torna a valle in sella alla stessa bici. Guidare una mountain bike sui sentieri di montagna non è però un gioco da ragazzi, bisogna prestare molta attenzione e conoscere bene il mezzo. Soprattutto in discesa, che è molto più impegnativa della salita».
L’esplosione del fenomeno e-bike ha offerto un ulteriore impulso al settore.
«Se fino a poco tempo fa un’uscita in mtb per persone moderatamente preparate a livello atletico poteva concentrarsi lungo una pista ciclabile, oggi con una e-bike è possibile organizzare un giro dei rifugi che un tempo si poteva fare solo a piedi», prosegue Pompanin, «dunque la mtb oggi è vista di buon occhio sia dalle guide alpine e sia dagli accompagnatori di media montagna e dagli stessi maestri di sci. Chi pensa che il boom della mtb ci abbia tolto il lavoro sbaglia. La mtb oggi rappresenta un settore particolarmente florido per quanto riguarda la montagna, con importanti ricadute sul fronte occupazionale. Gli stranieri rappresentano i principali fruitori, soprattutto nei mesi di inizio e fine stagione estiva; ma ad agosto, specialmente a Cortina, la richiesta italiana è stata notevole».
Il corso dedicato alla mtb organizzato dal collegio Veneto guide alpine e accompagnatori di media montagna è stato il primo in assoluto; segue quelli dedicati all’utilizzo del gsp ed al trail running. —
Gianluca De Rosa
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