La “Martini occhiali” vola il fatturato cresce del 20%

Lozzo di Cadore. L’azienda fondata nel 1989 va oltre il milione e mezzo Nadia Zampol: «I nostri punti di forza sono il Made in Italy e il servizio clienti»

LOZZO DI CADORE. «Bisogna viaggiare, muoversi, partecipare a fiere. Insomma, andare in giro per il mondo a caccia di clienti». È con questa filosofia che Nadia Zampol e il marito Dario Martini, contitolari della “Martini occhiali” di Lozzo di Cadore, sono riusciti ad incrementare del 20% nell'ultimo anno il fatturato della loro azienda, salito a più di 1,5 milioni di euro. Una piccola realtà con una forte vocazione internazionale: dodici addetti, 80% della produzione assorbita dall'estero. «Si tratta di prodotti esclusivamente made in Italy – sottolinea Nadia Zampol – con una linea molto apprezzata che si rivolge ad un target alto, sia per il prezzo sia per l'età del pubblico medio».

Occhiali soprattutto in metallo, con un'ampia gamma di modelli eleganti, in particolare da donna, arricchiti con cristalli Swarovski. Fondata nel 1989 a Lozzo di Cadore dai due coniugi, la Martini Occhiali è il classico esempio di piccola azienda a conduzione familiare, dinamica, attenta al Made in Italy, alla qualità del prodotto, all’unicità del design, e proiettata sui mercati internazionali: grazie a questi elementi è riuscita a resistere alla concorrenza cinese e a superare le acque tempestose della crisi economica mondiale. Tanto da mantenere stabili i livelli occupazionali e da crescere a doppia cifra nell’ultimo anno. Anche dopo il Silmo, la fiera di Parigi, i segnali sono incoraggianti. «Non c’è stato un grande afflusso – afferma Nadia Zampol, che è anche vice presidente di Sipao, – ma abbiamo raccolto indicazioni positive, a conferma del buon andamento della nostra azienda e più in generale dell’occhialeria. In questi anni, ci siamo fatti conoscere e apprezzare innanzitutto per la difesa e valorizzazione del vero Made in Italy, che è il terzo marchio più conosciuto al mondo e sinonimo di creatività, passione e qualità. Il fatto che i nostri occhiali siano 100% Made in Italy è per noi un punto di forza, al pari dell’attenzione al servizio che offriamo ai clienti. Presentiamo due collezioni all’anno. Il mercato è cambiato molto: i modelli devono essere sempre rinnovati. Da questo punto di vista, la linea Dario Martini, che include un’ampia gamma di modelli eleganti, ottiene sempre un ottimo riscontro, sia dai nostri clienti affezionati che da quelli che vedono la collezione per la prima volta».

L'Europa pesa circa per il 23% del mercato estero, con Gran Bretagna e Spagna fra i paesi più interessanti. «Ma il nostro obiettivo è quello di diversificare molto le aree e quindi di assorbire con paesi nuovi eventuali contrazioni di vendite in quelli dove siamo presenti da tempo. Puntiamo molto su Stati Uniti e Canada (43% del mercato estero), ma anche sulla Tunisia e sul Medio Oriente, sul Sudamerica, ad iniziare da Panama, ed anche sul sud est asiatico (12% fra Thailandia, Taiwan, Vietnam, Filippine, Malesia) la cui crescita ha compensato il blocco del mercato russo per le note vicende geopolitiche».

L'imperativo insomma è quello di esportare e diversificare gli sbocchi dell'export. «Un altro punto di forza determinante – conclude Zampol – sono i dipendenti: quasi tutti sono in azienda da più di quindici anni, a conferma di un clima positivo e di grande collaborazione».

Stefano Vietina

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