La maglia del gruppo Caprioli a moglie e figlio di Giustina

SAN VITO. Sabato sera, al rifugio Scotter, durante la cena dell'annuale raduno dei gruppi alpinistici delle Dolomiti, organizzato quest'anno dai Caprioli San Vito, un momento molto toccante ha...

SAN VITO. Sabato sera, al rifugio Scotter, durante la cena dell'annuale raduno dei gruppi alpinistici delle Dolomiti, organizzato quest'anno dai Caprioli San Vito, un momento molto toccante ha coinvolto i partecipanti a Dolomia 2016: il presidente Alessandro Fiori ha consegnato a Laura e ad Alec, moglie e figlio di Aldo Giustina, tragicamente scomparso il 31 agosto 2011 insieme ad Alberto Bonafede durante un soccorso sul Pelmo tre anni fa, la maglia del gruppo dei rocciatori di San Vito.

«Aldo sarebbe dovuto entrare quell'anno in cui è scomparso a far parte del gruppo Caprioli», ha spiegato Fiori, «e questa ci sembrava l'occasione giusta per consegnare a Laura e ad Alec la nostra maglia, nella speranza che Alec segua da grande le orme del papà nella sua passione alpinistica. Organizzare il Dolomia a San Vito era il sogno di Magico (Alberto Bonafede, ndr), «siamo alla decima edizione, siamo sempre stati invitati, adesso siamo riusciti ad organizzare noi, e mi sembra abbiamo fatto bene. È stato incredibile vedere sulla Torre Sabbioni tutte le vie classiche impegnate da varie cordate, credo non sia mai successo. Un grazie a tutti i partecipanti e a tutti coloro che ci hanno sostenuto».

I partecipanti al Dolomia ( le Aquile di San Martino e Primiero, i Catores dalla Val Gardena, le Ciamorces dalla Val di Fassa, gli Scoiattoli di Cortina, i Ragni di Pieve, i Rondi del Comelico) si sono incontrati sabato mattina alla Pasticceria Fiori. Alcuni sono andati ad arrampicare nella falesia di San Bodo, mentre la maggior parte è andata al rifugio Scotter, dove si sono formate le cordate per le vie sulla Torre Sabbioni e i gruppi di escursionisti verso la cima del Sorapis, il passo del Camoscio e la cengia del Corno del Doge. Nel frattempo alcuni soci hanno organizzato un gazebo con merenda a Forcella Grande, sopra il rifugio San Marco, che rappresentava il punto di ritrovo per arrampicatori e gitanti. Dopo una tappa al rifugio San Marco, tutti si sono radunati per un momento conviviale, con musica dal vivo, in un capannone allestito nel piazzale del rifugio Scotter, finendo la giornata con musica e balli.

Marina Menardi

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